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L'avvocato Marra "umilia" Fini: prende l'1,3%, Gianfry vale lo 0,2

Fini, visto da Benny

L'ex forzista in corsa nella Capitale: se l'ex leader di Fli si fosse candidato sarebbe stato battuto

Ignazio Stagno
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Gianfranco Fini è alla frutta. Il suo Fli è prossimo alla scomparsa totale dai radar della politica italiana. Quando finisce un'era i segnali sono tanti e pure grotteschi. Così in queste amministrative 2013 accade che il candidato sindaco di Roma Alfonso Luigi Marra da solo vale più di tutta Futuro e Libertà. Marra, ex di Forza Italia, scrittore e uomo vulcanico della politica di casa nostra ha tentato la scalata al Campidoglio con un cartello di liste che vanno dai "Grilli parlanti no euro" a "no alla chiusura degli ospedali" per arrivare ad "animalisti ed ambientalisti". Ebbene Marra con la sua arca di Noè ha portato a casa l'1,3 per cento dei consensi. Fli, da prefisso telefonico -  Ma guardando i dati dei nuovi sondaggi post voto se si votasse oggi, Marra con il suo listone prenderebbe molti più voti di Fini e dei suoi futuristi. Secondo l'ultimo sondaggio di tg La7 diffuso durante lo speciale amministrative di Enrico Mentana, Fli è bloccato allo 0,2 per cento. In pratica sta scomparendo. Oscar Giannino con il suo Fare alle ultime elezioni politiche aveva raccolto lo 0,91 per cento, ben sopra la soglia dei finiani. Intanto lui, Ginafranco Fini, è scomparso. L'ultima volta in campagna elettorale era apparso in un comizio deserto a Vicenza mentre parlava ad una platea di vigilantes chiedendo un voto per Fli. La storia poi è nota. Futuro e Libertà è rimasto fuori dal parlamento, è partita la diaspora e i finiani non hanno potuto far altro che tornare a fare i giornalisti al Secolo, scassandone le casse che già non erano messe bene. Marra non sarà il nuovo sindaco di Roma, ma lo scherzetto a Gianfry lo ha fatto. E per Fini ormai le umiliazioni elettorali non hanno più confini. (I.S.)

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