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A picco nelle roccaforti veneteDopo Bossi la Lega non esiste più
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A Treviso lo "sceriffo" Gentilini è staccato di 10 punti. A Vicenza, il Carroccio non arriva al 5% e il centrodestra rischia persino di mancare il ballottaggio
Lo "sceriffo" arranca. A Treviso, Giancarlo Gentilini il suo lo farebbe pure, con la lista che lo sostiene al 20%. Ma, con 59 sezioni scrutinate su 77, viene azzoppato dalla Lega che non arriva all'8% e lo pianta a dieci punti percentuali dal candidato del centrosinistra Giovanni Manildo. In quello che fino a poco tempo fa era uno dei feudi leghisti che più leghisti non si può, si profila un ballottaggio nel quale la sinistra appare nettamente favorita, visto che Manildo è al 43,0% dei voti. Certo, Gentilini è stato "fregato" anche dai 5 stelle, che con Alessandro Gnocchi si sono fermati al 6,9%. Il Veneto l'anno scorso, era stata una delle culle della nascita "istituzionale" del partito di Grillo, che a Sarego nel vicentino avevano strappato il primo sindaco della sua (breve) storia. Era lecito attendersi un risultato ben al di sopra del 10% che sarebbe andato, con ogni probabilità, a discapito del totale ottenuto dal centrosinistra. Così non è stato. E se la Lega fa un buco nell'acqua a Treviso, ne fa un altro anche peggiore nella vicina Vicenza, dove il candidato del centrosinistra è molto al di sopra della fatidica soglia del 50%. Achille Variati, con 95 sezioni scrutinate su 112 veleggia appena sotto il 54% doppiando Manuela Dal Lago, che fu "reggente" del Carroccio nell'interregno successivo alla messa da parte di Bossi e precedente l'ascesa di Maroni e che supera di poco il 27. Tra i partiti che la sostengono, il Pdl è al 10% mentre la Lega non esiste più: è appena sopra il 4%, segno che gli elettori del Carroccio hanno disertato le urne. L'impressione è che l'accordo elettorale col Pdl e la successiva scelta di non partecipare al governo di larghe intese sono stati per l'ex partito di Bossi due sonori baci della morte. Tutti i risultati, Comune per Comune Vai allo speciale di Liberoquotidiano.it
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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