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Le priorità del Pd: la salvaguardia del tartufo

La proposta di legge è stata presentata dal dal deputato Massimo Fiorio. A sollecitare l'iniziativa, forse, l'ambasciatore del pregiato tubero, Massimo D'Alema...

Sebastiano Solano
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Per dirla alla Jonny Stecchino, il problema in Italia sembra essere il tartufo. Almeno a giudicare dalla proposta di legge del deputato del Pd Massimo Fiorio. L'abolizione dell'Imu, diceva il segretario del Pd Guglielmo Epifani, non è prioritaria, i veri problemi sono altri: le tasse? La disoccupazione? Le imprese che chiudono? Niente di tutto questo. I veri drammi del Paese - In cima all'agenda del Pd c'è la salvaguardia del prelibato tubero, poichè, spiega il deputato, "Siamo invasi da tartufi di provenienza non certamente locale; è una vera e propria truffa ai danni di chi acquista il prodotto e una 'ingiustizia' nei confronti di chi lo cerca seguendo disposizioni rigide e attingendo da tradizioni centenarie". Un vero dramma per il Paese, tanto che non più di un mese fa tentò di porre rimedio a questa incredibile ingiustizia sociale privandosi del suo numero 10: Massimo D'Alema, nominato dall'Associazione nazionale città del tartufo (ossia Norcia) ambasciatore in Italia e nel mondo del tartufo.  C'è lo zampino di D'Alema? - Durante la cerimonia che lo incoronava re del pregiato fungo, il Lider Maximo si dichiarava "onorato" dell'incarico, assicurando di portare "senza dubbio" avanti l'impegno preso. Primo punto in cima all'agenda: la candidatura del tartufo per il riconoscimento dell'Unesco. L'obiettivo, non c'è dubbio, verrà raggiunto. A meno che D'Alema non decida di fa saltare il banco e, anche lì, trami per far cadere la candidatura del tartufo, dopo quella del Mortadella.

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