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I grillini "sfiduciano" i "tutori":"No alle black list dei giornalisti"

Nonostante la mozione sui portavoce sia passata, a preoccupare sono i 35 assenti alla seduta del gruppo. Un campanello d'allarme che fa tremare ancora il Movimento

Ignazio Stagno
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Il Movimento Cinque Stelle si spacca ancora. Non sui soldi ma sulle parole. La black list dei giornalisti inviata dallo staf di comunicazione della Camera fa discutere. Gli onorevoli grillini non gradiscono il bavaglio e di fatto pian piano il malumore viene allo scoperto e riunione dopo i portavoce Claudio Messora e Nicola Biondo vengono messi da parte o comunque sfiduciati dagli onorevoli a Cinque Stelle. Lo scontro è emerso nell' agitata assemblea del 22 maggio a Montecitorio, "la mail con le indicazioni per trattare con la stampa non andava scritta", affermano i grillini. I deputati puntano il dito proprio contro l'ufficio stampa. Le presenze da "tutori" per i rapporti con la stampa non sono gradite. "La presenza dei membri dell'ufficio stampa in Transatlantico e nell'atrio di Montecitorio è stigmatizzata". Dobbiamo riflettere - La rabbia prova a spegnerla Claudio Messora, responsabile della comunicazione al Senato che si dissocia dal suo collega di Montecitorio e cerca di buttare acqua sul fuoco: "I senatori sono stati eletti dal popolo e hanno il diritto di parlare  dove vogliono, quando vogliono e con chi vogliono. Con Biondo ci sentiamo, ma spesso  è difficile trovare una sintesi". Insomma la frittata ormai è stata fatta e i grillini sono sul piede di guerra. Anche Vito Crimi dice la sua: "Capisco che alla Camera servano regole minime di buona convivenza. Da noi, anche per una questione anagrafica, è tutto più semplice". La decisione se accettare o meno dei 'tutori' durante le interviste è diventata quasi un processo. Il voto, alla fine, è comunque positivo: 73 sì, un contrario, 5 astenuti 30 assenti. Ma il voto non è vincolante e le situazioni potrebbero essere valutate di volta in volta. E a giudicare dal numero degli assenti il gruppo è pronto ad esplodere. (I.S.)   

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