Prodi "talebano" contro Letta:"Il governo dura? Inshallah..."
L'ex premier vede nubi sul governo: "I partiti della maggioranza si odiano, la nuova legge elettorale non basta per tenere in piedi l'esecutivo". Il Prof non ha digerito ancora i 101 traditori del Pd...
Romano Prodi non ha ancora digerito lo sgambetto dei 101 franchi tiratori che lo hanno atterrato sulla via del Quirinale. Così dopo aver incontrato il premier Enrico Letta nelle scorse settimane per dargli qualche dritta sulla politica europea, ora Mortadella si fa crescere la barba e Corano in mano diventa un talebano anti-governo. L'ex premier è pieno di rabbia verso il Pd e in tanti sono pronti a scommettere che quest'anno non ritirerà la sua tessera democratica. In un'intervista a La Stampa, Prodi si lascia andare a qualche commento sull'esecutivo e soprattutto sulla durata del governo Letta: "Il governo italiano rischia ogni giorno a causa delle profonde divisioni che lacerano il quadro politico di partenza. L'accordo sulla legge elettorale e' un segnale positivo per il governo? La mia risposta e' Inshallah", a "Dio piacendo" come dicono gli islamici. I Letta non dura - Insomma Prodi vede nubi sul governo. Per lui l'esecutivo è ballerino e richia di venire giù per le divergenze della maggioranza bipartisan che lo sostiene. Nemmeno un debole accordo su una nuova legge elettorale, secondo Prodi, potrebbe salvare da una fine ingloriosa il suo "amico" Letta. "Abbiamo un governo guidato da un primo ministro valido, il punto e' che la formula politica e' molto difficile. Ci sono nella stessa coalizione partiti che si odiano tra loro -spiega l'ex premier-. Le divisioni sono molto profonde, in tutte le direzioni, mi auguro che il governo possa gestire la situazione e calmare le acque qualora all'orizzonte si profili una tempesta. Ma e' un lavoro assai difficile". Infine Prodi lancia una frecciatina alla Merkel colpevole del suo egoismo Europeo che per i tedeschi potrebbe essere una sorta di boomerang sociale: "E poi c'e' un Paese piu' forte di tutti, la Germania, ossessionata dall'inflazione e dal rigore in maniera talmente profonda che rischia di andare contro se stessa''. (I.S.)