Lega, il retroscena sui conti all'estero"Ecco a cosa servivano..."
E' un interrogatorio lungo e ad altissima tensione quello di Francesco Belsito sentito dal pm di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. Un interrogatorio riscostruiro da Il sole 24 Ore che ricostruisce quello che c'era dietro i fondi in Tanzania creati dal partito, un fondo che sarebbe servito a Umberto Bossi per affrontare l'eventuale scissione nella Lega Nord e finanziare la campgan elettorale. Quando il pm accenna alla fronda interna al partito che si stava crrando Belsito risponde: "..la preoccupazione di Bossi era quella...se rompiamo dobbioamo essere in grado di fare campagna elettorale..Ed ecco il motivo del Fondo...Lo spoostamento del fondo viene costituito perché lui voleva...voleva un tesorettao per affrontare..disponibile..iscritto a bilancio". Il giallo - Belsito parla dei fortissimi dissidi con lo stesso Maroni e racconta i pm di una presunta tangente di 54 milioni per una commessa mai andata in porto. Mette a verbale: "Io avevo scoperto in Libia..voci vere, no so...che uomini appartenenti al ministero della Difesa avevano detto che qualcuno della Lega e non io. sì, quindi voglio dire, non potevo essere io girava la voca che aveva preso su degli apparati radar, sulle apparecchiature legate al mondo Finmeccanica, aveva preso dei soldi". Si tratta. come scrive il Sole, di affermazioni che non hanno nessun riscontro. Prima del cambio al vertice di Finmeccanica, c'erano tre contratti inc orso con la Libia stipulati tra il 2009 e il 2010 ma tutti attualmente in sospeso.