Zanda: chiede l'ineleggibilità del Cav,ma raccomandava dal Senato i dirigenti
Il capogruppo a palazzo Madama del Pd nel 2007 con tanto di lettera intestata ""Senato della Repubblica" avrebbe "segnalato" qualcuno all'ama di Roma, l'azienda dei rifiuti. Poi però chiese le dimissioni di Alemanno per Parentopoli
Trovare un lavoro oggi non è facile. Il Paese è in ginocchio e la disoccupazione è galoppante, soprattutto quella giovanile. Però si sa, se c'è "il politico di turno che ti dà una mano...", allora il posto si trova. Bisogna capire anche chi è questo politico che aiuta a trovare un lavoro. Non si può magari invocare la moralità di giorno e tessere l'immoralità di notte. A quanto pare, secondo quanto racconta il Corriere della Sera, Luigi Zanda, capogruppo al Senato per il Pd avrebbe questa doppia faccia. Il senatore in queste settimane è al centro delle cronache perchè è il primo promotore dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi e ora pure del blocco alle urne per il Movimento Cinque Stelle. Eppure questo rigurgito di moralismo e di legalità c'è stato un tempo in cui Zanda non lo subiva con così tanta frequenza. Nel 2007 all'Ama, l'azienda rifiuti di Roma le raccomandazioni non venivano fatte a voce, no venivano scritte e protocollate con il marchio dell'azienda. In quel periodo a Roma c'è ancora la giunta di Walter Veltroni. I dirigenti vengono scelti dal centrosinistra. Il presidente è Giovanni Hermanin, mentre l'amministratore delegato è Biagio Eramo. La raccomandazione di Zanda - Il primo marzo del 2007 sulla scrivania di Hermanin arriva una lettera redatta su carta intestata del Senato. Il mittente è proprio il democratico Luigi Zanda. Si legge nella lettera: "Giovanni, caro presidente, mi è stato richiesto di richiamare la tua attenzione sulla richiesta di assunzione in Ama del dottor G.B., di cui ti allego il curriculum e la copia di una sua lettera ad Ama". Insomma una raccomandazione bella e buona.Prosegue Zanda nella sua lettera: "Non conosco personalmente il dottor B., ma mi vengono garantite le sue capacità professionali e la sua correttezza istituzionale. Ti sarò molto grato se vorrai farmi avere notizie sulle fasi istruttorie attraverso le quali l'istanza verrà esaminata. Con viva cordialità, Luigi Zanda". Moralista per finta - Pochi giorni dopo arriva la risposta dell'amico "Giovanni": "Caro Luigi, ho ricevuto la tua segnalazione del primo di marzo. Ne terrò certamente conto non appena matureranno le condizioni per nuovi inserimenti in azienda". Fin qui i fatti. Ma per Zanda la coerenza è di casa. Così nel 2010 quando scoppia il caso parentopoli a Roma nella giunta Alemanno, Zanda, lo stesso che oggi chiede di far fuori Grillo e il Cav, tuonava: "Ho presentato un'interrogazione urgente. Alemanno si deve dimettere: ha una responsabilità diretta per gli interventi con i quali ha fatto assumere i suoi protetti". Moralismo a giorni alterni. (I.S.)