Ora D'Alema affoga nel vino,presenta la sua prima bottiglia,e non dà da bere a Bersani
Baffino stappa "Sfide" la prima creazione della sua azienda vinicola. L'ex premier si dedica ai vitigni umbri e alla produzione di 3000 bottiglie. Con Pier è finita: "Doveva fare il mio nome per il Quirinale"
Bersani poco tempo fa proponeva una legge per incentivare la produzione di birra artigianale. Massimo D'Alema invece fa poche chiacchere e molti fatti. Lui le bottiglie già le produce a casa sua. Ma di vino. Il Pd sta sempre di più attaccato alla bottiglia. Baffino ora si scopre produttore vinicolo. " Si tratta di una esperienza che voglio condurre con lo spirito prima di tutto di amante del vino insieme a mia moglie Linda", afferma D'Alema mentre presenta "Sfide", il primo vino della sua sua azienda vinicola. Così in casa Pd si stappa una bottiglia di Cabernet Franc, prodotto in 3000 unità, e non si offre da bere a Bersani. Sì perchè i due sono ai ferri corti, dopo i retroscena sul caso Rodotà, che D'Alema voleva proporre per palazzo Chigi. D'Alema è inviperito e tra un bicchiere di vino e l'altro afferma: "Pier Luigi avrebbe dovuto portare il mio nome nella rosa per il Quirinale". Ora a D'Alema non resta che godersi i suoi vigneti de La Madeleine, la tenuta in Umbria che Baffino ha acquistato nel 2009. nell'attesa magari di qualche incarico di prestigio in Europa. Intanto D'Alema già si prepara per le nuove produzioni. Presto arriverà anche il 'NarnOt', un taglio bordolese. calice in mano, D'Alema affoga così l'amarezza per un Pd allo sfascio. (I.S)