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Veltroni contro il governo Letta-Alfano"C'è il rischio che torni la Dc"

Walter Veltroni

Secondo l'ex segretario del Pd questo esecutivo è nato da una catena di errori: "Dovevamo votare Bonino presidente della Repubblica"

Nicoletta Orlandi Posti
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Il governo Letta-Alfano rischia di riportare in vita la vecchia Dc. Ne è convinto Walter Veltroni che in un'intervista che sarà pubblicata domani sull'Espresso dice chiaro e tondo che "il pericolo c'è": potrebbe tornare "il centrosinistra della Prima Repubblica, ovvero un grande centro con una sinistra residuale". Il pericolo per l'ex segretario del Pd esiste davvero, "ma non per la sinistra". Ci tiene a specificare: "è un rischio per l'Italia. L'Italia non ha bisogno di continuismo, ma di una forte discontinuità. Non potranno garantirla il grillismo, il berlusconismo, il moderatismo, ma solo il riformismo. Senza riformismo l'Italia andrà a morire".  Una catena di errori - Secondo Veltroni il governo Letta è l'esito di una catena di errori del Pd: "dopo le elezioni si poteva proporre un governo del presidente guidato da Emma Bonino, gradita a 5 Stelle e non contestabile dal Pdl. Invece si è andati avanti come se nulla fosse, fino alla tragedia dell'elezione del presidente, culminata con l'agghiacciante applauso per Prodi di elettori del Pd che poi non l'hanno votato nel segreto". L'ex sindaco di Roma sostiene comunque che "il governo Letta è una necessità, spero abbia successo. Deve durare il tempo che serve per fronteggiare la crisi economica e riformare le istituzioni. Ma l'eccezionalità della situazione deve portare a una riforma straordinaria. Un passaggio simile a quello che portò alla Quinta Repubblica francese".

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