Grillo: "Siamo la protezione civile, salveremo noi l'Italia"
"Io spero in una nostra affermazione totale perché se non ci affermiamo noi ci saranno le barricate, si dovranno assumere loro la responsabilità". La mincaccia è di Beppe Grillo, che dal palco di Corato (Bari) aizza così la folla accorsa a seguire il suo comizio elettorale. Grillo, insomma, prova a distrarre i suoi elettori. Mette da parte le beghe sulle buste paga dei suoi onorevoli, e tra una diaria e un rimborso non restituito torna a palare di casta e dà anche i numeri (contro tutti i sondaggi) del suo Movimento: "Siamo al 30%, ci prenderemo tutto il Paese alle prossime elezioni. Ce lo prenderemo in macerie, saremo la Protezione Civile. Non voglio più vedere quelle facce, questi dilettanti che stanno nei palazzi da 20 anni. Siamo pronti con tutte le nostre proposte, con il reddito di cittadinanza, con l'abolizione dell'Irap. Abbiamo restituito 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e si fissano con la diaria". Dunque la Protezione Civile pentastellata è pronta a salvare l'Italia. Ma finora di questo salvataggio si è visto ben poco. Ci copiano tutti - Poi nel solito delirio Beppe pensa pure che ormai tutti i partiti e i politici imitino e inseguano il Movimento Cinque Stelle: "Ora i politici fanno copia e incolla. I ministri si ritirano in un monastero. Ora scoprono che non devono andare in tv, e chi ha dato loro quest'idea qua? Hanno messo le seconde scelte nei ministeri. Sanno che non dura. Hanno rubato tempo, rubano tempo. Ma ora un futuro non c'è più. Bisogna calmare le acque e loro devono andarsene a casa. Tutti a casa, come abbiamo sempre detto. Qui una persona che è coerente viene additata come terrorista. Noi siamo semplicemente coerenti. Abbiam detto tutti a casa con la nostra campagna, lo facciamo. Abbiamo detto nessuna alleanza, non facciamo alleanze". Avete detto pure "restituiamo diaria e rimborsi". E non li avete restituiti...(I.S)