Amato resta fedele alla casta,va in aeroporto, salta la fila,
Nonostante sia solo il presidente della Treccani, a Fiumicino si comporta come fosse anche ministro
Casta dolce casta. Giuliano Amato per affogare le delusioni che il Palazzo gli ha regalato viaggia. Lui trombato tre volte, prima sul Colle, poi a palazzo Chigi, e infine in via xx settembre, ora si dedica allo svago per dimenticare chi lo ha fatto fuori. E allora capita di fare la valigia e di prendere un volo a Fiumicino. Secondo quanto riporta il sito Dagospia.com, più di un passeggero ha visto domenica scorsa il "Dottor Sottile" nello scalo della Capitale. Giuliano Amato, domenica alle 12,45 a Fiumicino, racconta Dagospia, è arrivato in aeroporto, ha percorso il salone a piedi ed è entrato attraverso il passaggio di imbarco riservato alle autorità sempre scortato da ben tre agenti in borghese. "Ma se l'unico suo incarico è quello di presiedere la Treccani e non ha alcun ruolo istituzionale perché una scorta di tale livello che neanche un ministro in carica?", si chiede Dagospia. E perché utilizza il passaggio di imbarco riservato alle autorità istituzionali e non fa la fila ai normali controlli? Ci chiediamo noi. Fedele alla casta - L'ex premier ormai è fuori dai giochi di palazzo. Eppure quel sano rapporto con la Casta non vuole tradirlo. Dopo essere stato trombato dalla sinsitra si è vendicato dicendo che "la classe politica attuale è ignorante perchè non legge nulla se non twitter". Amato stufo dei suoi nemici che hanno la tessera del Pd ha deciso di dire basta. Di prendere in mano la valigia, saltare probabilmente la coda, e partire per chissà dove. Se quello che racconta Dagospia fosse vero (non è giunta alcuna smentita finora), il Dottor Sottile ha lasciato Fiumicino con un pessimo messaggio da casta: io so io e voi, in fila, non siete...nessuno. (I.S.)