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Le liti sullo stipendioaffossano i 5 stelle:giù del 2,5% in una settimana

Elettori stufi degli scontri all'interno del Movimento, che scende al 23,4%. Pdl sempre primo al 26,6%. Centrodestra con più di 4 punti di vantaggio sulla sinistra

Matteo Legnani
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Diaria sì, diaria no. Gli scontri, i litigi, le accuse e le contro-accuse sulla busta paga sono costate molto care al Movimento 5 stelle. Secondo il consueto sondaggio Emg per il tg di La7, il partito di Grillo ha lasciato sul terreno il 2,5% in soli sette giorni, scendendo dal 25,9 al 23,4%. Segno che le diatribe su indennità e diaria stanno iniziando a stufare, oltre che a deludere, i simpatizzanti grillini, dopo mesi di annunci prima delle elezioni dello scorso 25 febbraio. I 5 stelle mantengono comunque un piccolo margine di vantaggio sul Pd, che cresce dello 0,5% fino al 22,8%. Primo partito resta sempre largamente il Pdl, che pure è calato dello 0,7%, al 26,6%. Insieme alla Lega (+4%) e agli altri alleati, il centrodestra vale il 34,6%, cioè un 4,4% in più del centrosinistra che è al 30,2% (Sel al 6,0%). Scelta civica, il partito di Monti sale di uno 0,9 al 5,3%. Invariata la fiducia nei confronti del premier Enrico Letta, sempre abbondantemente sotto il 50%, al 44%. Ma le "conseguenze" in termini di popolarità della gita all'abbazia di Spineto si vedranno nel sondaggio della prossima settimana.

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