Anche Grillo contro la manifestazione del Pdl: "Un condannato farà la marcetta su Brescia"
Lo scrive sul suo blog. Poi a aggiunge: "L'eversione è già avvenuta con quella di Milano". Ma pochi mesi fa Grillo non la pensava così sui giudici...
Centri sociali, militanti di Azione civile di Antonio Ingroia, attivisti del M5s, iscritti a Sel, la piddina Libertà e Giustizia: sono partiti, movimenti e associazioni che da anni ci insegnano cos'è la libertà, come si esercita. La loro. Perché il Pdl, visto il loro comportamento di oggi, questo diritto, quello di manifestare, non ce l'ha. Dei sinceri democratici, non c'è che dire. Grillo grida al golpe - Tra di essi merita però un capitolo a parte Beppe Grillo, l'apostolo della democrazia diretta, panzana con cui è riuscito a convincere un quarto degli italiani a votarlo alle scorse elezioni. Per il guru dei cinque stelle la manifestazione di oggi del Pdl è solo il secondo round del golpe di Silvio Berlusconi. Scrive dal suo pulpito: "A Milano con l'occupazione del Palazzo di Giustizia da parte dei nominati da Berlusconi in Parlamento l'eversione è già avvenuta". L'incipit del post è tutto un programma: "Nel pomeriggio dell'11 maggio 2013, un condannato a quattro anni di evasione fiscale in secondo grado, farà la sua marcetta su Brescia in piazza del Duomo contro la magistratura". Garantista a targhe alterne - Niente di nuovo, la solita solfa, col piede ben piantato sul pedale dell'antiberlusconismo. Assediare Montecitorio nel giorno dell'elezione del presidente della Repubblica è una protesta pacifica, una manifestazione contro l'uso politico della magistratura è invece un attacco ad un potere dello Stato. Paradossi a cinque stelle. Ad ogni modo, Grillo è l'ultimo a poter parlare di attacchi alla magistratura e ai giudici. Pochi mesi fa, poco prima del voto, Grillo dipingeva così la magistratura: "La legge protegge i delinquenti e manda in galera gli innocenti", ha scandito durante un comizio ad Ivrea. E ancora: "Questa magistratura fa paura… io che sono un comico ho più di ottanta processi, e Berlusconi da presidente del Consiglio ne ha 22 di meno e poi va in tv a lamentarsi". Insomma, giustizialista si, ma a targhe alterne. Grillo può però dormire sonni tranquilli: è in buona compagnia. La sua strada è lastricata da doppio-pesisti. Molti di essi, oggi, erano a Brescia. Per impedire ad un terzo degli italiani di manifestare. Democraticamente, s'intende.