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Grillo: Berlusconi dovrebbe andare in cella

Lucia Esposito
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Beppe Grillo torna a parlare, lo fa ancora una volta dal suo blog, ancora una volta su (e di) Berlusconi. Ieri, mercoledì 8 maggio, subito dopo la sentenza di condanna dei giudici del Tribunale di Milano, Grillo aveva commentato: "Lo faranno senatore a vita", oggi torna di nuovo su quel punto. E, in perfetto stile Grillo, non lascia spazio ai dubbi o alle interpretazioni: "In un  qualsiasi Paese democratico un personaggio come Berlusconi sarebbe in carcere o allontanato da ogni carica pubblica, da noi è l'ago della bilancia del Governo, punto di riferimento di Napolitano, del suo doppio settennato, protetto dall'opposizione del Pdmenoelle formata a sua immagine e somiglianza  utelato dai servi che ha nominato in Parlamento, difeso dalle menzogne delle televisioni e dei giornali".  "Berlusconi ineleggibile" - Nel giorno della sua discesa a Roma. Grillo spara contro il Cavaliere, il Quirinale e il Pd. Il MoVimento 5 Stelle, ribadisce dal suo blog, "chiederà la sua ineleggibilità in Parlamento per l'applicazione della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti e per la condanna di ieri in merito all'interdizione a pubblici uffici. Vedremo chi voterà l'ineleggibilità". "Mi mangio un cappello - prosegue Grillo - se sarà votata dal pdmenoelle. Boccia il marito pdmenoellino di sua moglie pdellina, entrambi accasati in Parlamento, ha dichiarato che l'ineleggibilità di Berlusconi "non è una priorità per il paese ma un modo per continuare a fare propaganda".   "Nel frattempo - incalza - corre voce che Berlusconi potrebbe essere eletto senatore a vita. La soluzione di ogni suo problema. Un cerino in un pagliaio".  Beppe Grillo è un fiume  inarrestabile. Scrive che "la condanna confermata in appello a quattro anni per frode fiscale per i diritti tv per le reti Mediaset, corredata da cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e tre anni dagli uffici direttivi avrebbe incenerito qualunque politico inglese, tedesco o statunitense. Da noi questo tizio passa da statista. Fa dichiarazioni. Si propone come Padre della Patria", dice ancora Grillo dal suo blog.   "E' il tempo della Conciliazione di Capitan Findus. Delle larghe Intese alla luce del sole tra vecchi compari che si frequentano da vent'anni. Berlusconi è il garante dell'osceno connubio tra illegalità e democrazia. Un parassita che se estratto dallo stomaco della nazione, come Alien, la farebbe morire. Questo - scrive Grillo - è ciò che pensano coloro che lo mantengono in vita adoperandosi con cure amorose e con nomine ad hoc come Palma alla Commissione Giustizia concordata con il pdmenoelle. In una vecchia battuta da avanspettacolo l'attore sul palco, infastidito dai fischi, diceva "Non ce l'ho con te che disturbi, ma con il tuo vicino che non ti prende a schiaffi". Io non ce l'ho in particolare con Berlusconi, ma con chi lo ha reso e lo rende possibile, con chi gli garantisce l'impunità morale, la legittimazione politica, l'uso privatistico delle frequenze televisive, con chi non chiede seduta stante le sue dimissioni dal Parlamento e dichiara come D'Alema "Non commento vicende giudiziarie".    

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