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M5S, guerra contro Vendola:"Un egoista radical-chic"Ma non erano "alleati"?

Nichi Vendola

La rabbia dei grillini dopo l'accusa di ingordigia sulle poltrone. Ma un tempo Nichi voleva un governo con Beppe e Rodotà al Colle...

Ignazio Stagno
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  L'opposizione non è alternativa di governo. Ora è solo una baruffa per le poltrone. E' quanto accade tra il Movimento Cinque Stelle e Sel. Un tempo erano amici ora si tirano i piatti in testa. Nichi Vendola disse poco dopo il voto del 24 e 25 febbraio: "Col Movimento Cinque Stelle bisogna dialogare. Si può pensare anche ad un'alleanza". Sono passati solo due mesi e i due partiti si beccano su quello che conta di più: le poltrone. Al centro di tutto ci sono gli scranni delle commissioni. Così dopo le accuse di ieri di Gennaro Migliore, il vendoliano che ha puntato il dito contro i grillini, accusandoli di ingordigia da poltrone, ne hanno collezionate ben 28 tra presidenze, vice presidenze e segretari, ora arriva la risposta dei grillo boys. Ed è al veleno.  Vogliamo tutto - "A chi ci accusa di poltronismo, rispondiamo con la rivendicazione della presidenza del Copasir e Vigilanza Rai. Non lo chiediamo noi ma i quasi 9 milioni di italiani che ci hanno votato", questo il comunicato ufficiale dei Cinque Stelle. Ma  a fare il lavoro sporco ci pensa Roberto Fico, uno dei leader del Movimento alla Camera.  Vendola? Un radical chic egoista - "Sel per rimanare in vita parla del M5S, lo insegue, lo corteggia, lo contesta. Purtroppo sono parole al vento prive di fatti e contenuti. Sel prenderà i rimborsi elettorali, eppure prima ci votavano pure Rodotà per il Colle. Sel è entrato in parlamento con un 3 per cento grazie alla colaizione che ora rinnega passando all'opposizione". Poi arriva la bastonata per Nichi Vendola: "Niki Vendola prima si candida al parlamento poi si accorge di essere governatore della Puglia. Una mossa non proprio seria e rispettosa dei cittadini. Ma si sa lui è un politico e i politici sono fatti così. Tra radical chic e egoismo partitico". Insomma ormai è guerra aperta. Eppure un tempo Nichi votava Rodotà, poi Prodi e poi ancora Rodotà. Storia vecchia. E inutile. (I.S)  

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