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Salvini: "Balotelli testimonial per lo ius soli? Pensi a suo figlio"

Mario Balotelli e Cécile Kyenge

Il segretario della Lega lombarda contro Super Mario e la proposta del ministro Kyeng

Marta Macchi
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Razze, colore e adesso anche sport: ecco che continua la polemica. A far scattare l'indignazione della Lega Nord questa volta è stata la proposta da parte del neo ministro per l'integrazione Cécile Kyenge di scegliere come testimonial dello ius soli (la legge a favore dell'acquisizione di cittadinanza per chi nasce sul territorio italiano) l'attaccante milanista Mario Balotelli. Il no di Salvini - Dopo le parole di Borghezio arrivano a ruota anche quelle di Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega lombarda, che ha così commentato la proposta della politica congolese: "La clandestinità deve rimanere un reato e la cittadinanza non è un regalo". Non si è fatta poi attendere la stoccata nei confronti del giocatore rossonero: "Lo dico da milanista: Balotelli si occupi di dare un calcio al pallone e magari di riconoscere un figlio, se ha tempo. L'Italia ha bisogno di lavoro, non di testimonial". Il si di Super Mario - Se l'iniziativa suggerita dalla Kyenge non è piaciuta alla Lega c'è invece chi ha apprezzato l'interessamento. Balotelli, nato a Palermo da genitori ghanesi, si è detto favorevole a prestare il proprio volto per lo scopo: "Sono disponibile ad ogni iniziativa o proposta che provenga dalle istituzioni, tesa alla lotta al razzismo e alle discriminazioni".

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