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Biancofiore, la reazione del Pdl

Lucia Esposito
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Michela Biancofiore è amareggiata, la sottosegretaria retrocessa, fedelissima al Cavaliere anche nei momenti peggiore, si aspettava forse maggiore solidarietà da parte del Pdl. “Non ho fatto nulla di male, il bene del Paese è più importante”, confida dopo la “retrocessione”, dopo che le sono state tolte le deleghe sulle pari opportunità. Pochi esponenti del Pdl hanno preso apertamente le sue difese, tra questi Gabriella Giammanco, Renato Brunetta e Maurizio Gasparri. Ma dalle altre amazzoni, le altre donne del Pdl, hanno avuto reazioni abbastanza tiepide. Come Mariastella Gelmini che, intervistata da Repubblica, ha detto: “Preferisco parlare di Imu”, o come Anna Maria Bernini: “Basta polemiche sterili, è il momento di lavorare per il Paese”. Annagrazia Calabria, liquida il caso spiegando che "la vicenda riguarda il governo". La Biancofiore ha sentito Berlusconi il quale ha preferito non polemizzare per non compromettere la tenuta dell'esecutivo. Letta non ha incontrato nessuna resistenza né in Alfano né nel resto del Pdl nel retrocedere la Biancofiore. E forse Michela si è sentita isolata, ma come ha detto “ha le spalle larghe”.  

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