Cerca
Cerca
+

Biancofiore, rivolta dei gay: "Fuori dal governo"

Sebastiano Solano
  • a
  • a
  • a

L'infornata di sottosegretari fatta ieri, giovedì 2 aprile, dal governo Letta ha suscitato qualche mal di pancia. Soprattutto dalle parti del Pd e di Sel. In particolare, nel mirino della sinistra è finita Micaela Biancofiore, la pasionaria del Cav nominata sottosegretario alle Pari opportunità. La rivolta di ampi settori della sinistra politica e di parte dei mezzi d'informazione è dovuta ad alcune sue dichiarazioni considerate omofobe sui gay e sui trans.  Le dichiarazioni della Biancofiore - Lo scorso gennaio, ospite di Klauscondicio, la Biancofiore ha dichiarato: "Sono dell'opinione che le unioni gay non siano assolutamente una priorità per gli italiani. Purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l'altro una natura che non ti fa avere una vita facile. Sono persone che considero al pari di me. Non c'è solo l'eterosessualità, ma anche una sessualità diversa, che oggi, purtroppo, è estremamente comune. Ribadisco il mio no ai matrimoni gay". Oppure: "Chi va con i trans ha seri problemi di posizionamento sessuale. Capisco i trans che si operano, ma non vedo perché si dovrebbe consentire un matrimonio tra un ‘uomo uomo' e un ‘uomo che vuole sembrare donna e mantiene l'organo maschile'. Lo apprezzerei piuttosto se facesse l'operazione".  Le reazioni alla sue nomina - Parole che adesso, a distanza di mesi, vengono "rispolverate" soprattutto da esponenti della comunità gay, come Ivan Scalfarotto (Pd) e Alessandro Zan (Sel). Ha dichiarato il parlamentare del Pd: "Devo ammettere che la nomina di Michaela Biancofiore come sottosegretario alle pari opportunità mi ha preso in notevole contropiede e ha esaurito rapidamente la soddisfazione per la scelta di Josefa Idem al corrispondente incarico ministeriale". Più duro il giudizio dell'esponente di Sel: "C'è da chiedersi quale sarà la politica di Michaela Biancofiore sui gay. La neo sottosegretaria alle pari opportunità fedelissima di Berlusconi sembra una scelta infelice per un dicastero a cui sono demandate anche scelte politiche sul fronte dei diritti gay".  La risposta della pasionaria - L'Amazzone del Pdl però non ci sta e, contattata dall'HuffingtonPost, risponde per le rime: "Non ho nulla da controbattere a coloro che mi criticano. Le associazioni gay non mi conoscono e quindi prima vedano i fatti", ha dichiarato. Poi attacca Enrico Oliari il presidente di GayLib, la comunità di gay vicina al cetnrodestra, anch'esso critico sulla nomina della Biancofiore alle pari opportunità: "Quanto a Oliari (presidente di GayLib ndr) è un ex Msi/An appartenente alla corrente del mio peggior avversario politico". In una nota inviate alle agenzie la Biancofiore reagisce furiosa agli attacchi: "Essere oggetto di una discriminazione preventiva, ingiustificata, fondata su presunte dichiarazioni fuori contesto e malamente estrapolate, è certamente il modo migliore per cominciare ad occuparmi, come Sottosegretario, di Pari Opportunità". Non mi farò intimidire - Quindi prosegue: "Sappiano tutti loro che non mi lascerò intimidire e che mi occuperò, con l'impegno e la passione di sempre, di lotta contro tutte le discriminazioni, dell'empowerment femminile, delle politiche giovanili e dello sport in perfetta sintonia con la linea politica del ministro delegato", assicura Biancofiore. La Biancofiore evidenzia le contraddizioni in cui, attaccandola, cadono quelli che si sono scagliati contro di lei: "Spiace che questi attacchi siano provenuti soprattutto da parte di coloro che si professano campioni di tolleranza e rispetto e che sarebbe stato bello avessero occupato il proprio tempo a pronunciarsi per una volta sugli ennesimi femminicidi avvenuti tra ieri e oggi nel nostro Paese".  Seguirò la linea della Idem - Sulla linea politica che adotterà in qualità di sottosegretario poi precisa: "Sono grata per la fiducia ricevuta innanzitutto dal mio leader Silvio Berlusconi, ovviamente dal Presidente del Consiglio Enrico Letta e al ministro per le pari Opportunità, lo Sport e le politiche giovanili, Josefa Idem ,che ho appena finito di incontrare e che ha voluto condividere gentilmente con me tutte e tre le deleghe del ministero"

Dai blog