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Fiducia, obiettivi, ministri:che cosa si aspetta l'Italiadal governo Letta / Sondaggi

Enrico Letta

Questo esecutivo piace, ma gli italiani si aspettano molto. Tutte le rilevazioni su squadra, speranze e riforme

Andrea Tempestini
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Il governo di Enrico Letta è nato da una settimana. Questo governo, agli italiani, piace. Certo, i giudizi sono mutevoli, in grado di essere stravolti nel giro di pochi giorni, se non di poche ore. Il nuovo premier intercetta i consensi del centrosinistra, ma anche del centrodestra e del centro. Ovvia l'opposizione dei grillini, che in questo esecutivo non credono affatto. Le ragioni di questo gradimento sono da trovare nella relativa gioventù della squadra, in cui ci sono anche sette donne titolari di un dicastero e il primo ministro di colore della storia repubblicana. Secondo un sondaggio dell'Istituto Piepoli pubblicato su La Stampa il gradimento del governo è al 56% (il 34% del campione non lo gradisce e il 10% non ha opinone). Ma su La Stampa è stato pubblicato l'intero "Tableu de Bord" dell'Istituto Piepoli, ossia una serie di sondaggi con cui, settimana dopo settimana, vengono monitorati gli umori degli italiani. Nel Tableu di questa settimana ci sono anche delle domande sul folle gesto di Luigi Preiti (l'uomo che ha sparato a Palazzo Chigi), nonchè quelle consuete sulla fiducia nei leader non governativi e le intenzioni di voto. Noi vi proponiamo una sintesi delle rilevazioni relative al nuovo governo. Elementi di novità - Secondo il 55% del campione intervistato, in questo governo ci sono elementi di novità, mentre il 33% non vede alcuna innovazione (il 12% è senza opinione). Decisiva per la risposta a questa domanda la presenza di donne e quarantenni nella squadra di governo. Le prime settimane - Nonostante l'alto livello di fiducia, gli italiani non credono che questo governo, almeno nelle prime settimane di mandato, riuscirà a combinare granchè. Rispetto agli ultimi tre governi (Prodi, Berlusconi e Monti) quello di Letta è l'esecutivo che nella fase iniziale gode di minor fiducia (45% contro, rispettivamente, il 50%, 55% e 68% degli altri tre). L'immagine di Letta - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, per il 70% del campione è "determinato", per il 56% è "onesto", per il 47% è "vicino alla gente", per il 56% "genera armonia", per il 54% "ha fantasia" per il 53% "produce un futuro migliore. Per quel che riguarda il mero discorso della "fiducia" in Letta, il 40% afferma di averne "abbastanza", il 19% "poca", il 12% "per nulla", il 5% "molta" e il 24% è senza opinione. Conoscenza dei ministri - Ma chi sono, tra quelli con portafoglio, i ministri più conosciuti di questo governo? Al primo posto, conosciuto dal 92% del campione, c'è Angelino Alfano. Poi, all'88%, Emma Bonino, quindi Cancellieri al 79%, Lupi al 45% e Saccomanni al 40 per cento. Il meno conosciuto è Brai (ministro della Cultura al 15%); al 20% Orlando del Pd (Ambiente) e Carrozza (Istruzione) al 21 per cento. Tra gli altri Zanonato è al 23%, Lorenzin al 24%, Giovannini al 26%, De Girolamo al 27% e Mauro al 36 per cento. Fiducia nei ministri - Si chiede poi il livello di fiducia nei ministri tra quelli con portafoglio. Prima piazza per Emma Bonino al 55%, poi la Carrozza al 50%, quindi chiude il podio Saccomanni al 48 per cento. Fanalino di coda ancora Bray, al 33%, pari a Giovannini (ministro del Lavoro). La fiducia in Alfano è al 40%, per Lupi al 39% e per la Cancellieri al 45 per cento. Tra gli altri Zanonato è al 46%, Mauro al 45%, Lorenzin al 40%, Orlando al 39% e la De Girolamo al 35 per cento. Gli obiettivi - Pochi dubbi su quello che il governo dovrebbe fare subito: i tagli ai costi della politica, primi e "votati" dal 29% del campione. Quindi abbassare le tasse (al 21%), poi il sostegno alle famiglie e alle fasce deboli (18%), interventi per la stabilità politica ed economica (14%), cambiare la legge elettorale (13%), maggiori investimenti (4%) e infine c'è un 1% senza opinione. 

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