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Letta da Barroso. Europa fiduciosa: "L'Italia uscirà da procedura deficit"

Enrico Letta e Josè Manuel Barroso

Il capo dell'esecutivo Ue: "Subito le riforme strutturali"

Eliana Giusto
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  Il presidente del Consiglio Enrico Letta conclude a Bruxelles il tour europeo che lo ha portato a Berlino e a Parigi, con l'incontro con il capo dell'esecutivo Ue Josè Manuel Barroso. "Sono più ottimista di quando sono partito", ha detto il premier al termine del colloquio. Letta e Barroso hanno parlato di crisi, di lavoro - "il vero incubo per il nostro Paese" - di riforme. Nei "prossimi giorni", ha annunciato il presidente del Consiglio, il governo presenterà alla Commissione europea i dettagli sui programmi economici per il rispetto degli impegni del patto di stabilità. Ma per la crescita, per permettere "alle nostre imprese di ottenere denaro a tassi più bassi", ha proseguito Letta, è "essenziale" un "rapido avvio dell'Unione bancaria". Per Barroso in Italia è fondamentale "accelerare il processo di riforme strutturali". E in questo senso si dice "fiducioso". Bruxelles confida che alla fine del mese l'Italia possa uscire dalla procedura per deficit eccessivo. "Ma questo dipenderà dalla presentazione in termini concreti dai piani del nuovo governo".  Ed è su uno dei punti del programma del governo Letta, la riduzione della pressione fiscale, che l'Ocse frena: "In Italia è impossibile per il momento ridurre in modo significativo il livello complessivo dell'imposizione". E' possibile invece l'eliminazione delle agevolazioni fiscali per incrementare la base imponibile dunque un ritocco delle aliquote marginali "senza impatto sulle entrate", si legge nel Rapporto. L'Ocse prevede anche che la disoccupazione cresca all'11,4% quest'anno e all'11,8% nel 2014, mentre il costo del lavoro resta su livelli moderati a +0,2% nel 2013 e a +0,1% nel 2014. In decelerazione l'inflazione che si attesterà all'1,9% quest'anno e scenderà allo 0,9% nel 2014.    

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