M5s, parlamentari contro Grillo e Casaleggio sui rimborsi: "Agiremo secondo coscienza"
La fronda nel M5s non è un'invenzione dei giornali. C'è, esiste, anche se non ha niente a che fare con la linea politica da tenere o con il voto ai provvedimenti. La spaccatura rischia di prodursi su una questione molto più, per così dire, umana: i soldi. Nulla di disdicevole, sia chiaro. Ma quelli che volevano rivoltare come un calzino la vecchia politica stanno finendo per assumerne i vizi peggiori. I Soldi, dicevamo. L'email di Grillo e Casaleggio - La questione è sempre la stessa: quella della paga spettante ai parlamentari, tema su cui le visioni sono diversissime e spesso opposte. La storia è questa: tutti d'accordo, più o meno, nell'usufruire solamente della metà dell'indennità prevista (5mila euro lordi), lo scontro è sui rimborsi ai parlamentari (3.690 euro), senza calcolare la diaria che si aggira attrorno ai 3.500 euro. A tirare in ballo ancora l'argomento, secondo fonti d'agenzia, sarebbero stati Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio in persona, che avrebbero mandato una mail a tutti parlamentari facendo una proposta ben precisa: restituire la parte eccedente i 5mila euro lori d'indennità ad alcune Ong e associazioni scelte con il voto online dagli iscritti e fare allo stesso modo per i rimborsi, le cui spese vanno comunque rendicontate. I parlamentari contro i guru - Tutti d'accordo?. Tutt'altro. Il dibattito all'interno del Movimento è infuocato. Sono molti i parlamentari ad opporsi a quello che giudicano un atto d'imperio dei due guru del Movimento. E in effetti il regolamento del M5s parla chiaro: "I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per esercizio di mandato, benefit per le spese di trasporto e viaggio, somma forfettaria per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo". In altre parole, secondo il regolamento stilato dallo stesso Grillo, i parlamentari grillini sono obbligati a devolvere solo parte dell'indennità eccedente i 5mila euro lordi, mentre hanno totale autonomia per quanto riguarda le altre voci dello stipendio come, ad esempio, i rimborsi. La fronda è pronta ad emergere - La rabbia per la giravolta di Grillo e Casaleggio è tanta e monta soprattutto nei forum interni al M5s: c'è chi sostiene, regolamento alla mano, che i parlamentari possono trattenere tutta la cifra prevista dalla legge, altri vorrebbero lasciare al singolo parlamentare libertà di scelta, altri ancora addirittura vorrebbero trasformare la parte eccedente in contributi previdenziali. Sia come sia, online sarebbe già in corso un sondaggio tra i parlamentari grillini e per la settimana prossima è prevista un'assemblea plenaria di tutti i senatori e i deputati. C'è qualcuno, però, che ha già annunciato che, indipendentemente dall'esito del sondaggio e dell'assemblea, si regolerà secondo coscienza. Insomma, ancora qualche giorno e ne vedremo delle belle.