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Occupy Pd, in Umbria dicono no a Letta:"Governissimo? Addio Festa dell'Unità"

In una delle regioni più rosse d'Italia scatta la rabbia con l'embargo del consueto appuntamento tra panini e bicchieri di vino: "Nessuna festa, non ci sentiamo rappresentati"

Ignazio Stagno
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Dite addio alle salsicce. La festa dell'Unità sarà solo un ricordo. E' già finita quando ha assunto il nome "democratica", ora con il governissimo è stata completamente sepolta. La rabbia dei circoli del Pd contro largo del Nazareno per l'accordo con il Cav si declina in tutti i modi.Ora arriva l'embargo della festa "rossa". In Umbria di inciuci non ne possono più. Così a Ponte Valleceppi il circolo del Pd con un documento ufficiale ha fatto sapere che quest'anno non terrà la consueta festa democratica.  Basta con questi dirigenti - Ce l'hanno con chi governa il partito, a tutti i livelli: “Non ci sentiamo più rappresentati. Rivendichiamo la totale autonomia da un gruppo dirigente locale e nazionale che non riconosciamo più, riservandoci di volta in volta di aderire o no a incontri, riunioni o altro che possano farci in qualche modo confondere con gli autori del disastro a cui abbiamo assistito in questi giorni”, si legge nel documento. Insomma la base democratica si organizza per dire no al governissimo.“Dopo la diffusione del documento”, spiega il segretario del circolo Piero Lo Leggio, “abbiamo ricevuto molti attestati di solidarietà da altri circoli dell'Umbria. Giusto ieri, poi, ho ricevuto una mail di Valerio Russo di Pd2.it, un portale nato per favorire la partecipazione in rete di iscritti ed elettori: faremo qualcosa insieme, metteremo a sistema le tante espressioni di disagio presenti nelle sedi del partito in tutto il territorio italiano”. No Prodi no party - La mozione anti-festa è stata firmata da ben 100 tesserati del Pd e in Umbria, storicamente regione rossa il malumore si allarga di giorno in giorno.“Il voto sul Professore Prodi non è stato solo una figuraccia, è stato la fine del rapporto di fiducia tra la base e i dirigenti”, tuonano da Valleceppi.Il grido è uno solo: “Non vogliamo morire berlusconiani”, dice Lo Leggio. “Chi sta ai piani alti guarda ai ragazzi di Occupy Pd senza prenderli troppo sul serio. Esuberanze giovanili, dicono. In realtà sotto la cenere, anche tra gli elettori ‘adulti' del partito covano braci di dissenso molto accese. Anche se secondo me il governo durerà sì e no tre mesi”. Giusto il tempo per riaprire le botti per il vino e scaldare la salamella. Magari a luglio a mangiare un panino potrebbe esserci anche Enrico Letta. L'Imu è l'ingrediente segreto. Indigesto. (I.S.)

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