Vendola ora spara sui democratici:"Il Pd ci ha ridato il cancro Berlusconi"e manda lettere d'amore a Grillo
Nichi è infuriato. L'inciucio non gli piace. Vuole la testa di Letta e grida allo scandalo. Poi attacca Silvio e fa il grillino: "Dovevamo andare con il M5S"
Nichi Vendola di abbassare i toni non vuole saperne. Anzi, quella sbandata grillina che lo accompagna da qualche tempo lo porta ad attaccare quotidianamente ormai il Cav e soprattutto, come Beppe insegna, il Pd. Vendola non manda giù il governissimo di Letta e allora con una dichiarazione di fuoco bastona i democratici, responsabili di aver riportato in partita Silvio: "Stanno riabilitando Berlusconi e il berlusconismo, un cancro che è entrato in tutti noi, nel tessuto sociale, con la crisi dell'istruzione e l'esaltazione della televisione e della redistribuzione verso l'alto di poteri e ricchezze. Il centrosinistra ha avuto paura di confrontarsi con il cambiamento e si è infilato nella macchina del tempo tornando alla prima Repubblica, evocando addirittura e in modo improprio il compromesso storico", afferma il leader di Sel in un'intervista al Fatto Quotidiano. Grillo, amore mio - Sistemato il Pd, Vendola sparge petali di rosa per Grillo: "C'era un'altra strada, non è vero che ci siamo fatti umiliare da Grillo. Per carità, lui è colpevole di fissità politica, e ora farà i conti con chi lo vede come complice di quel che è successo. Ma dovevamo sfruttare il segnale offerto dal Movimento 5 Stelle con i dieci candidati al Quirinale, tutti provenienti da una cultura di centrosinistra". Poi respinge ogni accusa di alto tradimento nei confronti del Pd e del centrosinistra: "Io non ho tradito nulla. L'impegno di Sel è vincolato dentro l'impianto del centrosinistra e non neghiamo la nostra natura contraria alla destra perché il Pd decide di farci un governo insieme". Nichi è pronto per un'alleanza con i Cinque Stelle. I peana per Bersani sono finiti. Ora il suo guru è Beppe. (I.S.)