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Spari a Palazzo Chigi, la Boldrini: "La politica ha trasformato una vittima in carnefice"

Giulio Bucchi
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    "La politica, anzichè alzare i toni, deve concentrarsi per dare risposte ai problemi delle persone". Esordisce con saggezza, il presidente della Camera Laura Boldrini, commentando la sparatoria davanti a Palazzo Chigi che ha portato al ferimento di due carabinieri, di cui uno è ancora in pericolo di vita. Peccato che poi l'ex portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati si lasci andare a considerazioni decisamente scivolose parlando di Luigi Preiti, il 49enne calabrese, separato e disoccupato, che ha premuto il grilletto per "colpire i politici": "Quello che è accaduto è un fatto molto grave per i feriti, un  fatto gravissimo - ha spiegato la Boldrini -. La violenza va condannata ma va capito anche perché tutto questo è successo e la storia di quest'uomo racconta una storia di disperazione". Quindi le parole che stanno già destando rumore: "A tutto questo bisogna dare risposte, la politica deve ritornare a dare risposte ai bisogni delle persone che sono aumentati perché c'è la crisi che arriva a trasformare una vittima in un carnefice, come questa persona che ha sparato".  La nuova gaffe - Alle orecchie di frange esasperate (che sul web hanno sempre più voce), le parole del presidente di Montecitorio potrebbero suonare più o meno così: qualunque persona disperata e senza lavoro potrebbe sentirsi autorizzata a prendere una pistola in mano e colpire il nemico: il parlamentare, il sindaco, l'assessore, il ministro, l'impiegato di Equitalia. Non un gran segnale di misura - quella misura invocata dalla stessa Boldrini e da tutti i neoministri del governo Letta - in un contesto di già pesantissime strumentalizzazioni, da una parte e dall'altra. Soprattutto, la Boldrini è la stessa carica istituzionale che dopo il triplo suicidio per la crisi nelle Marche se un uscì con il poco edificante commento: "Non immaginavo l'Italia così povera".    

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