Ministri: niente poltrone per montezemoliani e casiniani
Fuori anche i cattolici Riccardi e Olivero. Premiati il fedelissimo Moavero e la Cancellieri. Un posto anche per il ciellino Mauro
Dalla lista dei ministri presentata da Enrico Letta, non si può dire che Scelta Civica non abbia ricevuto un buon trattamento. Mario Mauro, Enzo Moavero e, seppur non candidatasi con Monti alle scorse elezioni e quindi non direttamente indicabile come 'montiana', Anna Maria Cancellieri sono i nomi del Professore del futuro governo: tre ministeri con meno de 10% del consenso elettorale. Un bel colpo per Monti. Ma non per i suoi: i mal di pancia all'interno del centrino di Mario Monti, diviso in un'accozzaglia di correnti e personalità che più eterogenea non si può, sono tanti e non tarderanno ad emergere. Affossato Montezemolo - Luca Cordero di Montezemolo, che durante la campagna elettorale ha messo a disposizione del Professore la macchina organizzativa di Italia Futura, è rimasto con il cerino in mano: nessuno dei suoi farà parte dell'esecutivo di larghe intese. Nemmeno Andrea Romano, che pure tanto si è speso prima e dopo la campagna elettorale nel difendere il governo Monti e la sua decisione di 'salire in politica'. Una sberla che Montezemolo, azionista de Il Corriere, non dimenticherà facilmente. Un'altra coltellata a Casini - Con un pugno di mosche torna a casa anche Andrea Riccardi, il potente fondatore della Comunità di Sant'Egidio e ministro della cooperazione internazionale uscente. Fuori anche la componente cattolica che fa riferimento ad Andrea Olivero, esponenete di spicco delle Acli. In compenso, però, Monti ha dato via libera al ciellino Mario Mauro, ex-Pdl passato poi con Scelta Civica, che ha avuto il ministero della Difesa. E Pierferdinando Casini? Per lui, dopo la vampirizzazione operata da Monti sul suo bacino elettorale, un'altra coltellata: di esponenti riconducibili in qualche modo all'Udc nemmeno l'ombra. L'unico contentino dato al leader dell'Udc è stato l'inutile ministero della Semplificazione affidato a Gianpiero D'Alia.