Ghedini avvisa Berlusconi dei processi imminenti. Cicchitto lo insulta: "Sei un imbecille"
Momenti di tensione nel partito del Cavaliere sulla formazione del governo Letta
Momenti di alta tensione nel Pdl sulla scelta dei nomi per il governo Letta. Quella tra ieri venerdì 26 aprile e oggi, sabato 27, è stata una lunga e difficile notte. Con Niccolò Ghedini e Fabrizio Cicchitto che si insultano mentre Denis Verdini getta benzina sul fuoco. Tutto comincia quando Silvio Berlusconi torna in Italia dal viaggio in Texas dove ha incontrato l'ex presidente George W. Bush. Ad accoglierlo con aria cupa e funerea, scrive il Corriere della Sera, è il suo avvocato (e deputato del Pdl) Ghedini. Il Cav non fa in tempo a scendere dall'areo che il suo difensore lo assale avvertendelo della imminente morsa giudiziaria, delle scadenze dei processi, della possibilità "della sua fine politica". Berlusconi arriva quindi tesissimo al vertice del partito. Dice: "Voglio sapere da voi se dobbiamo entrare nel governo o fare saltare tutto". Verdini aveva appena rincarato la dose con una relazione al veleno sulla gestione della trattativa con il Pd". Il Cavaliere sembra voler mollare tutto. A quel punto intervengono Michaela Biancofiore e Cicchitto. Lei sbotta: "lasciatelo libero di decidere". Lui insulta Ghedini: "Sei un imbecille". Poi Berlusconi sembra ravvedersi... Ma Ghedini smentisce: "Leggo su alcuni quotidiani con vivo stupore che nella giornata di ieri vi sarebbero stati interventi e discussioni correlati alle vicende processuali del presidente Berlusconi in relazione alla formazione del nuovo governo. Addirittura in alcuni casi si riportano ipotetiche discussioni avvenute fra me ed altri esponenti del Pdl. La ricostruzione è ancora più fantasiosa dell'usuale poichè ieri per ragioni familiari non ero a Roma e non ho partecipato ad alcuna riunione". "E' quindi impossibile -aggiunge- che vi sia stata alcuna discussione o scambio di opinioni con gli altri esponenti del Pdl che non ho neppure sentito telefonicamente". "Gli unici contatti - continua Ghedini - sono stati come accade quotidianamente con il presidente Berlusconi ma non hanno in alcun modo riguardato nè la formazione del governo che certamente non mi compete, nè collegamenti processuali con il nuovo governo che non hanno ovviamente nè ragione nè possibilità di sussistere in alcun modo. Si tratta quindi dell'ennesima operazione di disinformazione per colpire il presidente Berlusconi che con grande senso di responsabilità si sta esclusivamente occupando del bene del Paese e non già delle sue questioni personali". "Quanto è scritto oggi dal dottor Verderami sul 'Corriere della Sera' a proposito di una presunta interiezione da me rivolta all'onorevole Ghedini, è destituito di fondamento -sottolinea Fabrizio Cicchitto- sia perchè l'onorevole Ghedini non era presente alla riunione sia perchè non confondo la discussione su idee diverse con gli insulti".