La Boldrini ama il made in Italy:"Io compro le giacche dai cinesi",e sogna di andare a "zappare"
La presidente della Camera si racconta e parla di rilancio dell'occupazione e della produzione per le imprese italiane. Intanto compra dai cinesi. Il suo futuro? "Lo vedo in campagna". E deve pure dare lezioni private di diritto a sua figlia...
di Ignazio Stagno Laura Boldrini ama la Cina. La presidente della Camera veste solo cinese. E' lei stessa a raccontarlo a D (Repubblica) in un'intervista che inquadra meglio quest'ufo in gonna calato a Montecitorio che in poche settimane ha conquistato le copertine di tutti i settimanali italiani. "La mia giacca? L'ho presa per 15 euro in un negozio cinese", racconta la Boldrini. Ma la presidente ha a cuore le sorti del Paese e parla di un rilancio del lavoro e soprattutto dell'industria italiana. "La madre di tutte le emergenze in Italia è il lavoro. Va rilanciata la produzione. Bisogna intervenire sull'occupazione di giovani e donne. Delle donne poi mi piacerebbe fosse tutelata l'immagine. L'utilizzo attuale del corpo delle donne nella comunicazione non ha eguali nel mondo: dai vestiti allo yogurt alle auto, tutto in Italia è venduto sfruttando l'immagine femminile. Un'immagine che non ci rappresenta. Siamo ridotte a corpi, non persone che lavorano, pensano. Credo che questo sia un danno per il paese", afferma. Intanto lei per risolvere l'emergenza produttiva e occupazionale del Paese che fa? Compra dai cinesi. Un bell'esempio per rafforzare il made in Italy. Le idee della Boldrini appaiono confuse. Lontano dall'Italia - Lei da buona radical chic di sinistra non ha mai consociuto davvero le vene del Paese. Quando è andata a Civitanova Marche, nella sua terra, per il suicidio di tre persone che non avevano retto il peso della crsi disse: "Non pensavo l'Italia fosse così povera". Benvenuta nella realtà, verrebbe da dire. Lei è stata in giro per il mondo, non ha mai avuto tempo di occuparsi dei problemi di casa sua: "A 19 anni me ne andai in Venezuela, a lavorare in una risaia. Poi su fino a New York. Litigai con mio padre per quel viaggio, per anni non mi ha più parlato. Per me fu fondamentale, l'inizio di una ribellione e di un'utopia", racconta sempre la Boldrini. Ripetizioni alla figlia - Poi, la presidente della Camera deve dare pure ripetizioni di diritto pubblico a sua figlia Anastasia. Lei studia in Inghilterra. Certe cose dovrebbe conoscerle. E invece "mamma" deve spiegarle tutto: "Anastasia, mia figlia. Lei studia Scienze politiche in Inghilterra, era stata qui per votare. Quando mi hanno scelta come presidente le ho telefonato, ma dormiva. Mi ha risposto stordita: 'Ma non ti avevano già eletta?'. C'è voluto un po' per spiegarle". Insomma la figlia studia scienze politiche e non sa la differenza tra l'elezione a deputato e quella a presidente della Camera. Un ripassino ci vorrebbe. Vado a zappare - Infine nel suo auto-spot a 360 gradi la Boldrini parla del suo futuro e "omaggia" il ministro Fornero. Elsa qualche tempo fa disse: "L'agricoltura rende giovani, bisognerebbe tornare alla terra, a zappare il giradino come faccio io con mia figlia". La Boldrini ha le idee chiare: "Quando finisco tutto voglio andare a vivere in campagna". Lei ci tiene al suo aspetto. Cosa c'è di meglio di una bella "zappata" al sole per riscoprire, almeno per una volta le radici di questo Paese.