Cerca
Cerca
+

Civati all'attacco: quando quelli del Pd escludevano le larghe intese

Pippo Civati

Con un infuocato post sul suo blog, il parlamentare lombardo replica a Boccia, che aveva minacciato espulsioni. Rischio fronda al voto di fiducia per Letta...

Sebastiano Solano
  • a
  • a
  • a

Il rischio che il governo-Letta non veda la luce è minimo ma c'è. Ma non per l'opposizione del Pdl, con cui alla fine un accordo si dovrebbe trovare, ma per la spaccatura profonda che attraversa ormai da tempo il Pd, diviso tra una maggioranza favorevole alle larghe intese a un'agguerrita minoranza fortemente contraria a qualsiasi ipotesi di commistione con l'odiato avversario. Attacco alla dirigenza - A guidare la fronda è Pippo Civati, insieme a Laura Puppato e a Michele Emiliano, che ha addirittura paventato la possibilità di abbandonare il Pd. Civati, invece, ha già fatto sapere non ha nessuna intenzione di abbandonare il partito. E il reiterato ultimatum di Francesco Boccia, che ha dichiarato a chiare lettere che chi non vota la fiducia è fuori dal partito, non sembra spaventarlo più di tanto. Anzi, il parlamentare lombardo è più agguerrito che mai e dal suo blog ribalta il tavolo e rilancia. Con un post intitolato "E poi sarei io il dissidente", elenca tutte le recenti dichiarazioni dei vertici del Pd in cui escludevano una qualsivoglia alleanza con il Pdl.  Rischio-Marini - Nel mirino tutti, ma prorpio tutti, i dirigenti: "Pierluigi Bersani, Enrico Letta, Massimo D'Alema, Dario Franceschini, Matteo Orfini e Roberto Speranza. Un attacco trasversale a tutta la dirigenza, senza troppo badare alla corrente di provienenza. Ma Pippo Civati non l'unico. La componente filo-grillina del Pd è piuttosto cospicua e non è detto che voti la fiducia ad un eventuale governo-Letta. Il premier incaricato, insomma, più che a colmare le distanze con il Pdl, dovrebbe pensare innanzitutto a spegnere il fuoco delle polemiche e degli scontri all'interno del proprio partito. Il rischio di un altro caso Marini, che fu votato compattamente dal Pdl e affossato dal Pd, è dietro l'angolo.

Dai blog