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Letta prepara la squadra di governo

Lucia Esposito
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  Dopo la giornata di consultazioni il premier incaricato Enrico Letta sta lavorando alla squadra di governo: in queste ore impazza il toto-ministri. Si diffondono le voci più disparate sui papabili. Il problema è che si sono più aspiranti ministri che poltrone. E nella rosa dei candidati rispuntano i nomi di Giuliano Amato e Massimo D'Alema già rimbalzati la settimana scorsa per la poltrona del Colle. Il nome del Dottor Sottile torna come possibile ministro dell'Economica la sua designazione però non piace alla Lega, a Sel e al Movimente Cinque Stelle. E sull'Economia il Pdl ha messo un veto per il governatore di Bankitalia Fabrizio Saccomanni, mentre spinge per Renato Brunetta. Le altre poltrone -  Si parte dal numero due del governo, il vice presidente del Consiglio. Potrebbero essere in coppia, Angelino Alfano (Pdl) e Mario Mauro (Scelta civica). Ma gira anche voce che Enrico Letta sia pronto a fare a meno della figura del “braccio destro”. Nel qual caso Alfano potrebbe ottenere un altro ministero di fascia “A”. Per l'Interno Berlusconi nega le voci di un suo no al ministro Anna Maria Cancellieri. Quello della Cancellieri è un nome che piace a tutti e quindi potrebbe essere riconfermato. Per quanto riguarda gli Esteri tramonta l'ipotesi di Mario Monti (Berlusconi non lo vuole), mentre resta in pedi quella di Massimo D'Alema  il diplomatico Giampiero Massolo. Per la Difesa gira il nome di Renato Schifani (anche se  ieri il capogruppo del Pdl si è chiamato fuori) e quello di Franco Frattini. Alla Giustizia potrebbe essere ricandidata Paola Severino ma si fanno anche i nomi di Luciano Violante, Stefano Dambruoso, Dario Franceschini. Le donne Pdl  -  Tra le fila del Pdl si sono mobilitate le azzurre dopo che Letta ha detto che vuole un governo di donne:  Anna Maria Bernini, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, ma anche Nunzia De Girolamo, Jole Santelli e Beatrice Lorenzin. Tra gli azzurri, al maschile, si fanno  i nomi di Maurizio Lupi (sanità) Maurizio Sacconi, Renato Brunetta e, ovviamente, del “saggio” Gaetano Quagliariello (per quest'ultimo è possibile un impegno al ministero delle Riforme). In quanto “saggio”, ma anche in quanto leghista, potrebbe ricevere un'offerta anche Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) anche se ieri Roberto Maroni ha precisato di non essere interessato alle poltrone ma al programma di governo per il Nord. Girano i nomi di Francesco Boccia,  Fabrizio Barca, Stefano Fassina.  Tecnici e no - Altri “candidati” democratici alla promozione ministeriale sono Sergio Chiamparino e Graziano Delrio. Ci sono poi alcuni tecnici che potrebbero ambire alla riconferma. Sono Filippo Patroni Griffi (transitando dal ministero della Pubblica amministrazione al sottosegretariato alla Presidenza) ed Enzo Moavero, ministro delle Politiche comunitarie che Napolitano ha chiamato a far parte della squadra dei saggi in materia di economia e lavoro.   

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