Maroni: saremo all'opposizione
Il segretario della Lega Nord: la nostra agenda è l'agenda del Nord, macroregione, no allo stato centralista, il 70% delle tasse del Nord restino al Nord
La lega sarà all'opposzione. "Non entreremo nel governo", dice Roberto Maroni al termine delle consulazioni con il premier incaricato Enrico Letta. "Per prudenza asolteremo in Aula l'intervento del Presidente del Consiglio ma questa sarà la nostra posizione", spiega Roberto Maroni che aggiunge: "Non siamo interessati a farlo, abbiamo dato a Letta la nostra agenda che è l'agenda del Nord: attendiamo di sapere che questi punti saranno quelli del programma di governo, in caso contrario, all'opposizione. Un occposione oncreta, non ideologica e con un rapporto dialettico che punta a risolvere i problemi". Lo dice Roberto Maroni dopo il colloquio con Enrico Letta. I tre punti del Governatore - Maroni ha indicato a Letta tre punti: macroregione del Nord, il 75% delle tasse del nord rimanga al nord, no allo Stato centralista. Maroni, in quanto Presidente della regione Lombardia ("una regione più grande del Belgio"), non vuole avere come interlocutore a Roma "il ministro per la Coesione territoriale, ma direttamente il Presidente del Consiglio". Maroni ha aggiunto che la Lega è soddisfatta per l'incarico a Letta perchè "l'incarico non è stato dato alle persone su cui avevamo una netta e totale pregiudiziale. La nascita di un governo è l'unico modo per risolvere i problemi: delle imprese che chiudono, del lavoro che manca e delle famiglie non arrivano a fine mese" L'attacco a Grillo - "Sono rimasto deluso dai grillini. Invece che avere un atteggiamento di sana politica, stanno all'opposizione perché sanno che avranno le poltrone garantite all'opposizione. Nè più nè meno di quello che si faceva nella Prima Repubblica. Noi della Lega non chiediamo nulla", ha precisato Maroni. E poi su Enrico Letta spiga di averlo visto consapevolo delle sue responsabilità: "Non so se ottimista o pessimista, ma determinato, concreto e consapevole della sua responsabilità. E' consapevole che il suo tentativo è decisivo.Se fallisce si va dritti al voto anticipato".