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Ministri, tasse, durata:gli ostacoli al governo

Enrico Letta

Il Pd teme l'accusa di inciucio della base: dubbi su un un appoggio convinto. Il Pdl vuole un'intesa non a termine, i suoi uomini nell'esecutivo e un programma forte

Andrea Tempestini
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  di Marco Gorra Pochi governi nella storia repubblicana sono partiti sotto auspici peggiori di quelli che accompagnano il futuribile Letta I. I segnali che vengono da Pd e Pdl sono dei meno incoraggianti, e l'atmosfera che al termine della giornata di ieri si respirava nei palazzi della politica era lugubre. In pochi si spingono a vaticinare scenari apocalittici col governo che nemmeno riesce a partire e il Parlamento che si ritrova al punto di partenza (magari con un capo dello Stato dimissionario). Ma sono ancora meno quelli che ritengono questo esecutivo in grado di non deludere le aspettative di spessore politico ed incidenza programmatica che ne accompagnano la gestazione. Il cuore del problema, anche qui, è il Pd. Sui cui nervi impazziti il calmante Letta non ha dato i frutti sperati. I settori più inquieti del partito (prodiani e sinistra internettara) si sono già platealmente sfilati, mentre la piazza - reale e telematica - si prepara a esercitare tutta la pressione di cui dispone al grido dell'anti-inciucio. (...) Su Libero di giovedì 25 aprile Marco Gorra ci elenca tutti gli ostacoli verso la formazione di un governo: i ministri, le tasse, la durata. Il Pd teme l'accusa di inciucio dellla base: crescono i dubbi su un appoggio convinto. Il Pdl, da par suo, vuole un'intesa non a termine, i suoi uomini nell'esecutivo e un programma forte. Il percorso è minato. Leggi l'approfondimento di Marco Gorra su Libero di giovedì 25 aprile  

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