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Grillo: "Si stanno spartendo le ossa e le poltrone della Seconda Repubblica"

Beppe Grillo

Con il M5S fuori dai giochi che contano, il comico grida all'inciucio: "Si dividono le poltrone della Seconda Repubblica"

Sebastiano Solano
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Ora Beppe Grillo è con le spalle al muro. Fatto fuori dai partiti che voleva affossare, continua nella tattica dell'insulto e della provocazione. Con la sua linea oltranzista e radicale, al momento si è condannato all'irrilevanza politica. Pd, Pdl e gli altri partiti stanno per avviare un governo di larghe intese, l'unica opzione possibile dopo la sequela di "niet" dei pentastellati. Lo hanno capito i friuliani, che hanno sonoramente bocciato le 5 Stelle alle ultime regionali. Lo avrebbero capito gli italiani, che secondo i sondaggi stanno abbandonando in massa il M5s. Grillo potrebbe aver avuto la sua grande occasione e averla persa.    Grillo incendiario - Al comico non rimane che aggiungere al suo elenco di slogan contro i partiti, la casta, la politica, lo slogan dell'inciucio, per poi brandirlo durante i comizi in piazza, le dirette streaming e i post sul suo blog. Così, subito dopo il conferimento dell'incarico ad Enrico Letta, Grillo ha scritto: "A Roma si stanno dividendo le ossa e le poltrone della Seconda Repubblica. Nel frattempo l'economia non aspetta. Ogni minuto chiude un'impresa. Questo autunno potremmo raggiungere il punto di non ritorno". Toni sempre più incendiari.  Il crollo del M5s - Grillo poi continua: "Molti sono alla canna del gas e ci guardano come se fossimo la loro ultima possibilità di salvezza". Vera la prima parte. Dubbi sulla seconda: forse poteva essere vera prima del voto, ma ora che i giochi politici sembrano chiusi (forse per sei mesi, forse per un anno o forse per due) la possibilità di salvezza del Paese sta tutta nel governissimo. Se l'esecutivo di larghe intese riuscisse a raddrizzare le sorti dello Stivale e a fare quelle riforme anti-Casta che Grillo si voleva intestare, il colpo per il Movimento 5 Stelle potrebbe essere quello fatale.

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