Consultazioni, Grillo: "Pd e Pdmenoelle copulano da vent'anni".
A Beppe Grillo prorpio non va giù lo smacco subito con l'elezione di Giorgio Napolitano al Quirinale. Sul Colle più alto di Roma lui ci voleva Stefano Rodotà, votato da 28mila attivisti del M5s sui 48mila aventi diritto. Sperava, con la mossa-Rodotà, di mettere i partiti con le spalle al muro, credeva di avere il coltello dalla parte del manico, ma così non era. E i recenti sondaggi, nonché la sonora bocciatura ricevuta nelle elezioni del Friuli venezia Giulia sono li a dimostrarlo. Inciucio ventennale - Così, dopo aver inveito al golpe appena eletto Napolitano, oggi torna a tuonare contro i partiti e contro il capo dello Stato. Lo fa dal suo blog e le parole sono quelle incendiarie di sempre. Scrive Grillo: "In quest'ultimo tranquillo week end di vomito è successo un fatto straordinario. Di fronte a Montecitorio era assiepata una folla inferocita per l'ennesimo sberleffo del potere. Per l'inciucio conclamato, per il matrimonio osceno tra due amanti, il pdl e il pdmenoelle, che copulavano da vent'anni". A nulla sono valse le raccomandazioni che Napolitano ha fatto ieri durante il discorso d'insediamento. L'assalto a Napolitano - Anzi, contro il presidente della Repubblica i bit sono ancora più al vetriolo. L'inciucio tra Pd e Pdl, chiosa Grillo, è stata la premessa "per la nomina di un ottuagenario spacciata come 'gesto di responsabilità'. L'estremo bacio della pantofola a un signore presente in Parlamento dal 1953 (un sessantennio, nozze di diamante con la politica) che cazzia i partiti come se lui non ne fosse la più alta e storica testimonianza". Il guru del M5S si è poi lanciato in un improbabile elogio del capogruppo Vito Crimi: "Dalla porte principale del palazzo sono usciti i deputati e i senatori del MoVimento 5 Stelle per parlare con la gente, ascoltarla, dare delle risposte. Cittadini tra i cittadini. Crimi ha agito da Calmante Universale nuotando tra i presenti. La gente ha applaudito".