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Berlusconi spinto dai sondaggise falliscono le larghe intesesi va al voto e per il Colle...

Lucia Esposito
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Silvio Berlusconi gongola, il Cavaliere è riuscito con la rielezione di Giorgio Napolitano ad  avere al Colle un Presidente non ostile e, soprattutto, ha visto spianarsi la strada delle larghe intese. Gongola anche davanti al discorso del Presidente e il riferimento a quella "contrapposizione daziosa e aggressiva", dentro vi legge tutti gli assolti subìti da una parte della sinistra illiberale. Il Cavaliere tuttavia, non è disposto a fare un governicchio, larghe intese non vuole dire acettare qualsiasi cosa. si deve partire dai sei-otto punti che ha ripeturo in campagna elettoriale. Berlusconi  auspica che il Pd si ricompatti per arrivare al tavolo delle trattative unito. Insomma il governo non deve essere abborracciato, deve essere politico e non a termine.  Prospettiva Colle - Se peràò dall'altra parte ci sarà il muro, se la sinistra non è sulla stessa lunghezze d'onda: la strada è solo una, le urne. Una strada che adesso per il centrodestra è tutt'altro che in salita (l'ultimo sondaggio di Mentana lo ha consacrato primo partito con il 34,8%, seguito da Grillo). Davanti c'è il tracollo del Pd che ha perso quasi 7 punti in sei gioni. Insomma, il voto è sempre lì sullo sfondo, ma bisogna giocarsi la partita in modo che sia il Pd a spingere verso questa strada. E, a questo punto, se la prospettiva delle larghe intese dovesse impantanarsi Berlusconi è pronto ad andare al voto e questa volta potrebbe anche giocarsi la partita del Quirinale.   

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