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PD, la rivolta dei quarantenni. Civati: "I traditori faranno presto i ministri"

Pippo Civati

Sebastiano Solano
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di Sebastiano Solano Si mettono male le cose per il Pd se anche Pippo Civati, solitamente molto misurato, usa parole di fuoco nei confronti della dirigenza del Pd. Persino Matteo Renzi, che invece ai vertici non ha mai fatto sconti, pare essersi acquietato. Civati annuncia battaglia e lo fa con due post pubblicati oggi, lunedì 22 aprile, sul suo seguitissimo blog, subito ripresi da tutti i giornali. Nel primo smonta le accuse lanciate da Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e il capogruppo Roberto Speranza contro il popolo della rete. Renzi, Bersani e Bindi nel mirino - Scrive Civati: "Care e-lettrici e cari e-lettori, il Pd ha deciso: è tutta colpa vostra. Dei vostri tweet e dei vostri commenti. Siete il 'popolo della rete', quello che fa sbagliare (!) i parlamentari con le sue indicazioni. Non ci interessa sapere se abbiate una vita o un lavoro (o non l'abbiate). Ci interessa solo poter dire che i vostri tweet (e anche gli sms) sono eversivi. Poi tuona: "Lo pensa Speranza, lo pensa Bersani, lo pensa il segretario regionale della Lombardia, lo pensano gli altri leader. Lo pensa anche Renzi, a suo modo (dice elegantemente: 'a ogni cinguettio, c'è qualcuno che se la fa addosso')". Civati è un fiume in piena e ne ha anche per Rosy Bindi. Prosegue nel post: "No, è tutta colpa dei social network, dell'inadeguatezza (Bindi dixit) dei nuovi parlamentari, che non hanno idee, no, loro guardano solo i palmari e si fanno dare la linea da generici elettori scatenati".  Gli strali contro i traditori - Ma i bit di rabbia scagliati dal suo blog sono niente se confrontati con quanto scrive pochi minuti dopo. Parole che pesano come un macigno sulla testa della dirigenza. "Si parla molto di 'traditori', ma state attenti: perché i soliti protagonisti della politica italiana che ora chiamate così poi potreste ritrovarvi, tra qualche ora, a chiamarli 'ministri'. Tutti insieme. Appassionatamente. Con un argomento formidabile: dopo che abbiamo ridotto il centrosinistra così, non vorrete mica andare a votare? Affidate le cose a noi, sappiamo come si fa". Quella di Civati è una vera e proprio rivolta contro quelli che considera dei traditori. Ma non è il solo. A pensarla allo stesso modo è Laura Puppato, che però nega un imminente passaggio a Sel. Sabotare il governo di Napolitano -  Non ci stanno, i quarantenni filo-grillini del Pd, ad un governo di larghe intese, ad una collaborazione con l'odiato Pdl. E per impedirlo sono pronti a tutto. Lo conferma lo stesso Civati: "Ieri Napolitano ha annunciato che oggi dirà quali sono le condizioni che gli hanno fatto accettare il secondo mandato. Condizioni di cui nessuno ha parlato ufficialmente e che certo il Pd non ha valutato", esordisce". Poi lancia un avvertimento: "Anzi, Bersani ha spiegato ripetutamente che non c'erano, quelle condizioni. Personalmente, voglio fidarmi: mi chiedo però perché tutti parlino di Amato, Berlusconi sia in un brodo di giuggiole e i nostri filo-governissimo così scatenati. Curioso, no?". La fronda del Pd è insomma prota a far saltare il governo delle larghe intese. Il sabotaggio inizierà già oggi dopo il discorso di Napolitano. una guerra di logoramento che si concluderà con il voto di fiducia al governo pensato da Napolitano. I dirigenti del Pd sono avvisati.

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