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Sondaggio: solo un elettore Pd su 10pronto a sostenere il governo con il Pdl

Lucia Esposito
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Dopo la soffertissima elezione del Presidente della Repubblica, dopo che le votazioni si sono trasformate in un drammatico test per il partito democratico, adesso si apre un'altra pagina. Che non sarà più facile: la formazione del governo. Le larghe intese a Pd, Pdl e Lista Civica. Il centrodestra, nonostante abbia dimezzato la sua base elettorale rispetto al 2006. ha già recuperato cinque punti nei sondaggi post-voto e, davanti allo sfascio dei democratici, ha dimostrato non solo la sua solidità (garantita da Silvio Berlusconi ma anche la sua coerenza). Il Pd prima con la bocciatura di Franco Marini, poi con quella di Romano Prodi ha manifestato quante e quanto profonde siano le faglie che attraverso il partito ormai diretto inesorbilmente verso una pesante resa dei conti. Il sondaggio -  Ma come si pone, adesso, questo Pd frantumato rispetto al un governo di larghe intese? Il quotidiano Repubblica dà conto di un sondaggio (La Polis, Università di Urbino condotto nel marzo 2012 da Demetra) da cui emerge  che fra gli elettori del Pd bocciano l'alleanza con il Pdl: solo il 7% si sente vicini al centrodestra, meno di uno su dieci. Mentre il peso di coloro cher si sentono vicini a Scelta Civica sale al 22%. Nel Pd appare invece maggiore la vicinanza al Movimento 5 Stelle (29%) e a Sel (33%). Gli elettori invece sono lontanissimi dal Pdl, per la precisione a berlusconi. D'altro canto sono ricambiati: anche gli elettori del centrodestra sono lontanissimi del Pd considerato come partito dei "comunisti". 

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