Il Pd verso la quinta votazione
Lucia Esposito @luciaesposito5 Anche la quinta votazione, come prevedibile, è finita con un nulla di fatto. Pd, Lega e Scelta civica hanno votato scheda bianca, M5s e Sel hanno invece votato compatti Stefano Rodotà, mentre il Pdl, come già ieri, non ha partecipato al voto. Questi i risultati dello spoglio: 210 voti per Rodotà, 20 per Napolitano, 9 per la Bonino e 15, a sorpresa, per Rosario Monteleone. Poi una valanga di schede bianche: 445 per la precisione. Il partito democratico arrivaVA alla quinta votazione del Presidente della Repubblica annientato. Spappolato dal quadruplo colpo mortale: prima la bocciatura di Franco Marini, poi l'affossamento di Romano Prodi, le dimissioni di Rosi Bindi dalla presidenza e infine quelle di Pier Luigi Bersani. Le votazioni per il Presidente della Repubblica hanno mostrato tutta la fragilità di un solo partito con troppe anime e troppo lontane l'una dall'altra . Il Pd ha deciso di votare scheda bianca, ma in realtà questa quinta votazione ha avuto il sapore di un test sia per Rodotà che per la Cancellieri (che piace ma rispetto a Giuliano Amato potrebbe vantare una minore esperienza internazionale.) .Qualcuno ancora tiene le carte coperte, ma qualcun altro azzarda altri due nomi, cioè quelli di Giuliano Amato o Massimo D'Alema. Ipotesi Napolitano Nessuno più spera nell'autonomia per l'elezione del Capo dello Stato e qualcuno, vista la totale crisi non solo del partito ma dell'intero sistema ancora non dispera che si possa convincere Giorgio Napolitano ad accettare un reincarico (secondo fonti interne al Pd anche i democratici stanno esplorando questa strada) . Sel ha annunciato che voterà Stefano Rodotà. Il partito vuole capire quanti voti democratici convergeranno su Rodotà e quanti sulla candidata di Scelta Civica, i cui parlamentari voteranno scheda bianca, una decisione che non è un passo indietro rispetto alla proposta di far salire al Colle Anna Maria Cancellieri, ma serve a "facilitare questa fase di ricerca di una convergenza", spiega la vice presidente del Senato Linda Lanzillotta. "Per noi - aggiunge - la proposta Cancellieri va in questo senso, per la qualità del candidato ed anche per l'elemento di innovazione che rappresenta, visto che è una donna fuori dai giochi e dagli schemi". Anche la Lega vota scheda bianca, il Pdl si astiene. Ed è per questo che la quinta votazione è una sorta di "prova del nove": ormai è chiaro che i grandi elettori del centrosinistra (che sono i più numerosi dell'assemblea) non votano compatti, si vuole testare quanto è forte e viva l'anima grillina all'interno del Pd.