Quirinale, Vendola: "Il Pd è finito". Il fratello di Bersani: "Pier non sta bene"
Il leader di Sel sulle macerie democratiche: "Cosa devono fare, il congresso?". E Mauro è preoccupato per lo stress di Pierluigi...
Come si dice in questi casi: il Pd è morto e nemmeno Bersani sta troppo bene. La giornata più nera del Partito democratico sembrava quella di giovedì, quando la candidatura di Franco Marini al Quirinale è stata bocciata sonoramente a Montecitorio. Bene, i dem hanno fatto finta di ricompattarsi intorno al nome di Romano Prodi portandolo poi al massacro alla quarta elezione per indicare il presidente della Repubblica. Il Professore è stato silurato dai franchi tiratori democratici, dalemiani, bersaniani, ex margheritini assortiti. Difficile, a botta calda, capire chi ha tradito chi. Qualcuno come l'onorevole Sandro Gozi, più semplicemente, ha parlato a La7 di "schizofrenia collettiva" e che, in queste condizioni, il Pd avrebbe poche ore di vita. Vendola: "Il Pd è morto" - Si vedrà, quel che è certo è che siamo di fronte a un partito completamente spaccato, demolito. E tra le macerie si aggira, spaesato (o forse, sotto sotto, ingolosito) anche l'alleato e leader di Sel Nichi Vendola. "I voti che sono mancati a Prodi vanno cercati nel Pd che paga un'evidente divaricazione di linea politica. Se il Pd deve fare il congresso all'interno del processo di selezione del capo dello Stato, ci facciano sapere chi ha vinto questo congresso". Di sicuro, afferma Nichi daventi alle telecamere, "il Pd stasera è morto". Il fratello: "Bersani non sta bene" - E sembra ironia leggere poco dopo le frasi di Mauro Bersani, fratello maggiore di Pierluigi. E' sempre stato sincero ma un po' brusco con lui, come quando gli profetizzava l'insuccesso nella formazione di un governo. E ora spiega di essere "preoccupato" per la salute di Pier: "Non sta molto bene a causa dello stress". Certo, un rimedio il segretario del Pd ce l'avrebbe: rinunciare all'incarico e lasciare ai suoi franchi tiratori democratici l'inacrico, gravoso, di ricostruire il partito (che lui ha contribuito ad affossare).