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Quirinale, incontro Franceschini-Monti alla Camera per Prodi al Colle. Ma Monti risponde picche

A tradire l'attuale premier potrebbe essere però Riccardi, che ha dato indicazioni ai suoi di sostenere Prodi, a cui mancano 7 voti

Sebastiano Solano
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Grandi manovre in Transatlantico per l'elezione di Romano Prodi al Colle. All'ex-leader dell'Unione mancano 7-8 voti. I numeri sono implacabili: 424 sono quelli del Pd, a cui vanno aggiunti i 45 di Sel, i 5 di Centro Democratico e i 23 delegati regionali di centrosinistra. Totale: 497. Proprio in questo momento, sarebbe in corso a Montecitorio un incontro tra Mario Monti, Dario Franceschini e il fedelissimo di Prodi Riccardo Levi. Il Pd ci prova con Monti - L'obiettivo è quello di persuadere i montiani a far convergere i propri voti su Prodi. Ma Monti, che solo qualche ora fa ha indetto una conferenza stampa per annunciare la candidatura di Anna Maria Cancellieri, ha risposto picche, dicendosi disponibile a votare qualsiasi candidato del Pd, ma non Prodi. Il motivo è semplice: non è lui il nome in gradi di pacificare il clima politico e sociale.  Riccardi pronto al tradimento - Ma ad accorrere in soccorso di Prodi potrebbe essere una frangia di montiani, guidati dal ministro Andrea Riccardi, pronto a tradire la linea fissata da Monti. D'altra parte, seppure arrivasse l'assenso degli uomini di Riccardi, non è detto che Prodi ce la faccia: sono in tanti, oltre a Pdl e Lega, a non volere Prodi. Persino all'interno dello stesso Pd. A dimostrazione, ancora una volta, di quanto sia divisivo una personalità come Prodi alla presidenza della Repubblica.

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