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Pd, la rivolta contro Bersani corre su Facebook: "Dimettiti", "Vergogna", "Ho bruciato la tessera"

Tutti i dubbi di Bersani

Un utente scrive: "Hai lo spessore politico di un foglio A4". Tutti invitano il segretario a fare le valigie

Sebastiano Solano
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Partito allo sbaraglio diviso in mille fazioni, tessere bruciate fuori dal Parlamento, cori da stadio al grido di "dimettetevi": la prima votazione per il presidente della Repubblica è stato un bagno di sangue per il Pd. Il suicidio politico perfetto di Pierluigi Bersani. Ma la rivolta contro il segretario corre anche e soprattutto su Facebook. La sua pagina personale è stata presa di mira da una valanga d'insulti. Tutti, ma proprio tutti, vogliono la testa del segretario.  La rivolta su facebook - Antonio scrive: "Sto bruciando la tessera". Vittorio invece invoca "dimissioni subito". Uno dei commenti più votati è quello di Gianluca, che con amara ironia scrive: "Bersani, lascia perdere. Hai lo spessore politico di un foglio A4, la presidenza del consiglio non è roba per te. Finora non ne hai azzeccata una, a partire dall'appoggio al governo di quella manica di sanguisughe incompetenti di Monti &c. Dì ai tuoi di votare Rodotà e poi dimettiti da segretario: sarebbe l' unica cosa giusta di tutta la tua vita". C'è poi, immancabile, chi tira in ballo il Cav, accusando Bersani d'intelligenza col nemico. Scrive Rosa: "VERGOGNA!!! Vi ho ancora votati turandomi il naso alle ultime elezioni, ma oggi avete toccato il fondo. Non accetteremo mai nessun tipo di inciucio con il caimano". Lo stato d'animo degli elettori del Pd si può riassumere in due parole, le più usate all'indirizzo del segretario Bersani:"Vergogna" e "dimissioni". Anche Twitter prende in giro Bersani - "2013 Odissea nell'ospizio", "Bersani contro Bersani", "I predatori dell'Aula Perduta" e "Che fine ha fatto Marin Jane". Questi sono solo alcuni dei tweet che stanno facendo impazzire la rete. Dopo la fumata nera per Franco Marini, le proteste degli elettori del Pd fuori da Montecitorio, gli insulti su facebook, e la petizione online pro-Rodotà, il partito guidato da Pier Luigi Bersani adesso è al centro di una serie di sfottò su Twitter.  I nomi delle pellicole più famose vengono storpiati e si trasformano goliardicamente in #CinePd, questo infatti l'hashtag che sta facendo ridere cinefili e non.

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