M5s, Mastrangeli risponde a Crimi: "Io espulso? Sei tu che devi dimetterti"
Il senatore grillino non ci sta e rilancia: "E' lui ad essere andato da Vespa, io ho sempre rilasciato interviste fuori dallo studio"
Dopo la violenta presa di posizione di Vito Crimi, che dopo la sua partecipazione al talk show di Barbara D'Urso aveva evocato l'espulsione dal M5s, Marino Mastrangeli risponde per le rime. Non ci sta a fare il capro espiatorio e rilancia. Vuole l'espulsione di Morfeo Crimi. Ai cronisti fuori a Montecitorio, sarcastico, spiega: "Io mi sono sempre fatto intervistare fuori studio, lui si è seduto sul divanetto di Bruno Vespa". Dimettiti tu - Mastrangeli rivendica il consenso ottenuto durante le parlamentarie e su quella base sottolinea il suo dovere di interfacciarsi con i giornalisti: "Io sono un rappresentante della Nazione ed è giusto che io risponda alle domande. Poi - spiega - se gli oltre 48mila iscritti di M5S decideranno di cambiare il codice e di vietare anche la partecipazione alle interviste giornalistiche e televisive obbedirò". L'irriverente senatore dei cinque stelle ironizza poi sulle ragioni che hanno spinto il capogruppo a chiedere la sua epurazione: "Crimi è invidioso di me perchè sono bello". Rischio fronda - Insomma, grande è la confusione sotto il cielo del M5s. I motivi di insofferenza verso i capigruppo si accentuano ogni giorno di più. La linea oltranzista di Grillo ha provocato non pochi mal di pancia, come dimostrato dalla fronda grillina che ha permesso l'elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato. Un pericolo per Beppe Grillo, ne va della tenuta del Movimento, tanto più che nei prossimi giorni i parlamentari grillini saranno chiamati ad esprimersi su due questioni delicatissime: l'elezione del presidente della Repubblica e, soprattutto, sulla fiducia al prossimo governo.