Grillo: "Vogliono votare per disinnescare il M5S"
Il leader pentastellato: "Partiti cialtroni, discutono di poltrone mentre Italia brucia. Un inutile balletto per evitare delle leggi sgradite"
Grida nuovamente al complotto, Beppe Grillo. Nel messaggio domenicale ai grillini sul blog il leader del M5S parla della congiura che i partiti starebbero tramando alle sue spalle: "Pensano a nuove elezioni per disinnescarci". "In questa legislatura - scrive il comico genovese - è arrivata una variabile non prevista: il Movimento 5 Stelle, che vuole riportare il Parlamento, e quindi il popolo italiano, alla sua centralità. Il M5S va quindi disinnescato. Per disinnescare il M5S - sostiene - le commissioni saranno istituite dopo l'elezione del presidente della Repubblica, dopo il nuovo ciclo di consultazioni, dopo la fiducia al nuovo governo, quindi, ottimisticamente a luglio prima della chiusura di Camera e Senato per ferie. Poi, extrema ratio, per sicurezza, si potrebbero sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni senza aver avviato alcuna riforma". La citazione - Il comico pentastellato continua a ripetere il suo mantra: "Mentre a Roma si discute di poltrone l'Italia brucia. Il balletto dei partiti per non decidere nulla e mantenere posizioni di privilegio e impunità decennali continua, imperterrito, senza vergogna". E "per evitare leggi sgradite a questi cialtroni si invoca un governo prima delle Commissioni parlamentari. Un falso". Il titolo dell'ultimo post di Grillo è in latino: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur (Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata), dal celebre commento di Tito Livio alla distruzione della città da parte dei cartaginesi, che provocò la seconda guerra punica. Le leggi - Grillo poi torna a ribadire la necessità di leggi e riforme, ma, scrive: "il Parlamento è paralizzato. Lo è da anni, da quando i parlamentari sono diventati emanazione dei segretari di partito, impiegati e funzionari nel migliore dei casi, e il governo legifera a colpi di decreti legge su cui pone la fiducia accordata senza problemi dai lacche' di partito che premono pulsanti a comando". Per Grillo servono "le leggi urgenti per il rilancio dell'economia, la nuova legge elettorale, le misure di sostegno ai disoccupati" che però "rimangono nei cassetti. L'orologio deve rimanere fermo. È un continuo rimando, un opprimente spostare in avanti le decisioni. Per evitare qualsiasi legge sgradita a questi cialtroni si invoca la necessità di avere un Governo PRIMA delle Commissioni. Un falso - ripete -. L'Italia è una Repubblica parlamentare senza Parlamento". E ancora: "L'economia non aspetta e per allora potremmo essere falliti con la distruzione irreversibile delle piccole e medie imprese che oggi tengono ancora, miracolosamente, in piedi l'Italia e allora non ce ne sarà più per nessuno".