Vendola, De Mita & C: l'esercito dei 177 con doppia poltrona e doppio stipendio
Doppi, tripli e quadrupli incarichi: il record ce l'ha il Pd con 95 eletti che devono decidere cosa fare
I doppi incarichi in Parlamento, e i doppi stipendi, sono eticamente inaccettabili, ma soprattutto sono contro la Costituzione. Eppure in Camera e in Senato ci sono 177 onorevoli che ricoprono due, se non più, cariche elettive. La denuncia dei grillini, che ieri hanno occupato la Camera proprio per chiedere l'insediamento della Giunta per le elezioni che dovrebbe risolvere il problema, svela in realtà la paura di molti eletti di ritrovarsi senza nessuna poltrona su cui sedere. Il ragionamento è: se uno indica Roma e poi si va a rivotare che succede? Ecco allora che, mentre il governatore Roberto Cota ieri ha deciso di mollare il Parlamento per restare presidente del Piemonte, temporeggiano tutti gli altri. Come Nichi Vendola, che ancora non ha sciolto la riserva: meglio Montecitorio o la presidenza della Puglia? La stessa domanda se la stanno ponendo altri 11 suoi colleghi del consiglio regionale pugliese. I nomi li fa il Fatto Quotidiano: gli azzurri Rocco Palese, Massimo Cassano, Pietro Iurlaro, Roberto Marti, Gianfranco Chiarelli e Lucio Tarquinio; i democratici Antonio Decario e Michele Pelillo; e quelli di Sel Dario Stefano e Antonio Matarelli. Insomma potrebbero riunire il consiglio regionale a Roma. Stessa situazione per la Regione Campania. Nei palazzi della politica nazionale hanno trovato posto il vicepresidente Giuseppe De Mita dell'Udc, l'assessore all'urbanistica Macello Tagliatella del Pdl come Eva Longo e Dominico De Siano che eletto senatore vanta anche il titolo di consigliere regionale, provinciale e comunale a Lacco Ameno sull'isola di Ischia. Ma non sono i soli. Il Fatto ha contato 36 consiglieri regionali in Calabria, Sicilia, Marche, Abbruzzo, Toscana, Veneto, Emilia Romagna che sono contemporaneamente anche parlamentari. Se poi si aggiungono anche quelli con altri incarichi pubblici il numero sale a 177 di cui 95 sono del Pd (70 con doppia poltrona, 22 con tripla poltrona, 3 con quadrupla poltrona); 27 sono della Lega (18 con doppia poltrona, 7 con tripla poltrona, 2 con quadrupla poltrona); 34 sono del Pdl (17 con doppia poltrona, 15 con tripla poltrona, 2 con quadrupla poltrona); 10 sono di Scelta Civica; 10 sono di Sel (8 con doppia poltrona, 2 con tripla poltrona); 2 sono di Fratelli d'Italia; tre di Svp (di cui uno doppio) 1 è di Uv e un altro è di Cd.