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Serravalle, la replica di D'Alema: sciocchezze, non c'entro nulla"

Massimo D'Alema

Il presidente di italianieuropei è stato tirato in ballo dall'archietto di Penati: "Ho già dato incarico ai miei legali"

Lucia Esposito
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  “Leggo con stupore sul Corriere  della sera, in un lungo articolo a firma Luigi Ferrarella e Giuseppe   Guastella, alcune dichiarazioni che sarebbero state rilasciate   dall'architetto Renato Sarno in merito ad un mio presunto  interessamento, nei confronti dell'allora presidente della Provincia   di Milano Filippo Penati, nell'acquisto delle quote azionarie   dell'Autostrada Milano-Serravalle, oggetto di indagine da parte della   Procura di Monza”. E' infuocata la difesa dell'ex premier dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera di un articolo in cui viene di fatto tirato in ballo nella videnda Serravalle dall'architetto di Penati.    Azione legale  - "Nel rilevare che tutta la ricostruzione della vicenda è stata   già smentita da Penati, ovvero colui che avrebbe riferito quelle   evidenti sciocchezze all'architetto Sarno, mi sconcerta il fatto che i  due giornalisti del Corriere della sera non abbiano avvertito   l'esigenza di chiedere la mia versione prima di dare diffusione a   dichiarazioni inventate di sana pianta, pubblicandole con   straordinario e immotivato risalto”, continua il presidente della   fondazione Italianieuropei. D'Alema conclude: “Nel ribadire di non essermi mai interessato   a quella vicenda, comunico di aver incaricato il mio legale, avvocato   Gianluca Luongo, di assumere ogni più idonea azione a tutela della   mia immagine e della mia onorabilità nei confronti di tutti coloro   che, nel corso delle indagini o nel riportarne in modo distorto o   parziale le risultanze, si sono resi protagonisti di una deliberata   azione di calunnia e disinformazione ai miei danni”.    

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