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Che faccia da Colle: si permette di fare la predica alla Thatcher

Romano Prodi

Unico esponente della sinistra moderata mondiale, il Professore accusa la lady di ferro. Ma fu lei a prevedere il disastro della moneta unica

Andrea Tempestini
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di Martino Cervo Nei giorni in cui Margaret Thatcher dava l'assalto decisivo a Downing Street, Romano Prodi metteva il dito nel «piattino», come ebbe modo di spiegare di fronte alla commissione d'inchiesta sul caso Moro. Partecipava, cioè, alla seduta spiritica che, in pieno rapimento del leader democristiano (aprile 1978), «indicò» i nomi «Viterbo», «Bolsena» e «Gradoli» alla domanda sul luogo di prigionia dell'onorevole pugliese. Tra i due ci sono 14 anni di differenza e più punti in comune, ma una differenza quasi antropologica che diversamente potrebbe essere più radicale. Per questo non c'è da stupirsi dei toni quasi violenti che Prodi ha usato, prima su Repubblica.it a poche ore dalla scomparsa, poi a mente più fredda sul Sole 24 Ore di ieri, per dare alla Thatcher la responsabilità di aver «preparato» la grande crisi che stiamo vivendo. (...) Come spiega Martino Cervo su Libero di mercoledì 10 aprile, Romano Prodi è l'unico esponente della sinistra moderata mondiale che accusa la lady di ferro, Margaret Thatcher. Ma fu lei a prevedere il disastro della moneta unica. Prodi? Una faccia da Colle che fa la predica alla Thatcher. Leggi il commento di Martino Cervo su Libero di mercoledì 10 aprile

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