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Boldrini, il Pd la vuole al Colle

Esteri: Laura Boldrini

La presidente della Camera nuovo nome per il Quirinale, ha detto: "Non pensavo che in Italia ci fossero così tanti poveri"

Ignazio Stagno
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di Ignazio Stagno Il Pd ormai è alla frutta e non sa cosa fare. Palazzo Chigi sembra di notte vicino e di giorno lontano. Il segretario, Pier Luigi Bersani è l'ombra di se stesso. Il lunedì dice che incontrerà Silvio Berlusconi e il martedì invece chiude ad ogni ipotesi di governissimo per poi riconfermare il summit col Cavaliere. Insomma è davvero difficile trovare tra Aosta e Palermo uno più confuso di Bersani. Così per ingananre il tempo, quasi fosse un gioco, la partita si sposta al Quirinale. Lì i giochi sono da fare davvero con tutti. Nessunoe escluso. I nomi si ribaltano di ora in ora. Prima Romano Prodi, poi Giuliano Amato, poi anche Pietro Grasso e forse anche Anna Finocchiaro. Ma l'ultimo nome che circola in largo del Nazareno per la corsa al Colle è quello di Laura Boldrini, la neoeletta presidente della Camera. La paladina dei migranti ora, nello spazio di soli 30 giorni potrebbe fare il doppio salto  da Montecitorio al Quirinale. A sinistra le studiano tutte pur di bloccare un candidato che vada bene anche al centrodetstra. La Boldrini al Colle - La candidatura della Boldrini però non va proprio giù. Lei era stata osannata a furor di popolo il giorno dell'elezione sullo scranno più alto di Montecitorio. Il suo discorso (abbastanza mieloso), aveva intenerito il cuore di tutto il centrosinistra e addirittura pure quello spinoso dei grillini. Ma dopo pochi giorni comincia a crollare quella l'aurea di santità pagana che aveva assunto la presidente della Camera. Pronti via e la Boldrini annuncia di tagliarsi lo stipendio da presidente della Camera. Applausi a scena aperta, salvo poi scoprire che la rinuncia all'appartamento riservato alla terza carica dello Stato in realtà è un salasso. I dipendenti dell'appartamento istituzionale vanno pagati lo stesso e se la Boldrini va a vivere da un'altra parte di Roma avrebbe una doppio servzio di sicurezza e sarebbe un disagio non da poco per i romani che la mattina dovendo andare a lavoro si troverebbbero qualche strada bloccata perchè deve passare la Boldrini anti-casta. Ma non finisce qui. "Non sapevo che l'Italia fosse povera" - La pretendente al Colle dopo pochi giorni è protagonista di un'altra gaffe ancora più pesante. A Civitanova una donna e due uomini si suicidano, impiccandosi, perchè strozzati dalla crisi. Lei, forte di un consenso che sente sulla pelle da giorni va subito sul posto in visita istituzionale per portare il cordoglio dello Stato. Da quelle parti la conoscono bene, la Boldrini è marchigiana, ma tra un impegno all'Onu e uno in difesa dei profughi si è scordata proprio della sua gente. Quando arriva a Civitanova scoppia il delirio. La Boldrini viene fischiata e insultata per strada. "Hai paura di parlare con noi? Era meglio che non ti facevi vedere", gli urla la gente con rabbia per strada. Lei capisce il segnale e la combina grossa. "Ho imparato la sofferenza del mio Paese negli ultimi tempi, io non immaginavo che in Italia oggi ci fosse tanta povertà, tanto bisogno delle cose essenziali". Queste le sue parole. Insomma la Boldrini ha scoperto solo la scorsa settimana quanto il Paese sia in ginocchio. La smemorata - Non basta il populismo anticasta per stare vicino alle persone. Di colpo la Boldrini è scesa dalle nuvole ed ha capito che forse la situazione è grave. E lo è da anni. Il suo inseguire quel grillino-pensiero che vuole dare voce ad un populismo feroce contro il Palazzo soddisfa la fame di vendetta non quella reale e crudele del Paese. Così dopo aver scoperto finalemente in due minuti la povertà delle famiglie italiane, la Boldrini sale subito sul carro degli indigenti e prova ad esserne paladina.  "Credo che tutti quelli che svolgono un ruolo nelle istituzioni - ha spiegato - debbano porre al centro la lotta alla povertà. Si ricomincia dalle priorità - ha detto Boldrini - non sta a me stabilirlo, ma spero che si riparta dal dare risposte concrete a chi oggi ne ha bisogno, e come vediamo il bisogno è diffuso e non tutti hanno il coraggio di manifestarlo, perché c'è un senso di vergogna, si stigmatizza la povertà". Stavolta però il giochino di "santa subito" non riesce. Con quel suo svegliarsi all'improvviso, la Boldrini ha dato prova di quanto sia distante dalla relatà quotidiana del Paese. Sabato il Pd andrà in piazza contro la povertà. A sinistra, ad urne chiuse forse hanno capito che quando il Cav ha mollato Monti non aveva poi tutti i torti. Ma la sinistra arriva tardi come sempre. La manifestazione potrebbe tenersi in un teatro romano, secondo le ultime indiscrezioni. Non proprio un posto per poveri. E al Colle non può andare una che non sa nemmeno che esistano a casa sua. 

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