Lo sfogo di Bersani: "Renzi è invidioso, teme il mio successo"
"Credo cominci ad aver paura e che magari duri due anni, lui si brucia e perde la chance". Legge così Pier Luigi Bersani l'uscita a sorpresa di Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, insomma, avrebbe paura del successo del segretario. Bersani, scrive La Stampa, è infatti convinto che il suo tentivo di formare un governo possa andare a buon fine. La Lega infatti è molto interessata a dar vita ad un esecutivo e con l'elezione del successore di Giorgio Napolitano al Colle che possa finalmente sciogliere le Camere in molti potrebbero cambiare posizione. Accordi e disaccordi - Ora a rovinargli la prospettiva ci ha pensato Renzi. Per questo Bersani ha mandato Maurizio Migliavacca a sondare gli umori nelle varie correnti del partito. E le notizie per lui non sono buone. Il problema, al di là dell'affondo del sindaco di Firenze, è che finora Bersani ha preso le decisioni più importanti e delicate da solo o nel ristretto cerchio emiliano (il "tortello magico") e questo non è piaciuto e non piace a molti nel partito. Ma di questo il segretario non si cura: lui vuole andr dritto per la sua strada, vuole fare un "governo del cambiamento" con la benevelonza di Silvio Berlusconi. I due a giorni si incontreranno. E forse per questo ora ha alzato la voce Renzi: un possibile accordo fra Bersani e il Cavaliere lo taglierebbe fuori.