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Giornalismo in salsa Boldrini:censurata la parola "clandestini"

L'Adnkronos annuncia che non userà più il termine per indicare gli immigrati irregolari sul nostro territorio. Un ossequio alla neopresidente della Camera?

Matteo Legnani
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  Il presidente dell'Adnkronos  ha annunciato ieri che dai loro lanci d'agenzia sarà bandito il vocabolo «clandestino». La motivazione? Perché così vuole la Carta di Roma, documento burocraticamente delirante che prescrive ai giornalisti il linguaggio politicamente corretto, e perché così si fa felice la neopresidente della Camera, Laura Boldrini, che nel passato incarico come portavoce presso il Commissariato ONU per i rifugiati, ha sempre avuto in gran dispetto la suddetta irripetibile parola. I clandestini, d'ora in avanti, pur essendo quella cosa che tutti capiscono, cioè persone illegalmente residenti sul suolo di una nazione, dovranno essere chiamati, secondo quanto prescrive l'Adnkronos: «Irregolare, migrante, immigrato, rifugiato, richiedente asilo, persona, cittadino, lavoratore , giovane, donna, uomo». Suggeriamo altri nomi possibili: essere, creatura, umano, homo, homo sapiens, bipede razionale, e possiamo anche ipotizzare delle perifrasi, come «persona temporaneamente residente in una nazione che altrettanto provvisoriamente lo considera illegalmente stanziato nei suoi confini ma senza con ciò discriminarlo per carità di Dio». Leggi l'articolo integrale di Giordano Tedoldi su Libero in edicola venerdì 5 aprile  

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