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Grillo chiude le porte a tutti:"La fiducia non la diamo a nessuno"Poi l'allarme: "Temo per i miei figli"
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Beppe Grillo fa il punto sulla situazione poco dopo la chiusura dei Roberta Lombardi e di Vito Crimi a qualunque tipo di governo politico o pseudotecnico durante le consultazioni al Quirinale. Il leader interviene telefonicamente a La Cosa sul suo blog. Grillo è un fiume in piena. Sente il bisogno di smentire qualunque tipo di apertura a qualunque operazione di governo. Beppe inanzitutto torna alle vecchie abitudini e attacca destra e sinistra. Il messaggio è per Berlusconi e per Bersani: "'E noi saremmo i responsabili del fatto che il Paese non è governabile perché non diamo la fiducia? Basterebbe analizzare queste parole ma ci vorrebbe un neurologo''. ''Noi entreremo in Parlamento e faremo quello che abbiamo detto dei nostri 20 punti''. Poi Beppe parla dei "suoi" parlamentari e delle scelte che devono fare: "Sono felice e contento che il nostro movimento si sia mantenuto fedele al nostro programma. Ci sono dei delusi che ci hanno votato e che pensavano che votassimo la fiducia al Pd? Hanno sbagliato il voto, non abbiamo mai detto che avremmo dato fiducia a qualcuno, perché per noi è mettersi in gioco e partecipare". Ma il comico genovese è pragmatico e dà anche un consiglio al governo ancora in carica: "Un governo, misero, c'è, e allora si potrebbe andare in Parlamento domani e fare, con una votazione, l'abolizione del Porcellum per tornare alla legge precedente e a un Paese normale. Sarebbe un segnale". Guarda l'intervento integrale su Libero Tv I miei figli in pericolo - Dopo comincia il solito monologo contro i giornalisti. Un attacco feroce ai cronisti, colpevoli di voler raccontare il Movimento Cinque Stelle: "'E' peggio la casta dei giornalisti di quella dei politici. Ora iniziano ad essere terrorizzati e fanno bene. Perchè la rete ingloberà tutto". Infine Grillo si dice preoccupato per la sua famiglia e soprattutto per i suoi figli, e lancia l'allarme: "I giornalisti mettono a repentaglio la sicurezza mia e dei miei figli pubblicando l'indirizzo di casa mia". Giornalisti che, ribadisce il guru, hanno pure rilanciato malamente una presunta dichiarazione di Crimi sul sì a un governo pseudo-tecnico. "Povero giornalista, la conosco quella voce - ha ironizzato -. E' di un povero ragazzo frustrato che per sopravvivere si fa pagare 10 euro al pezzo...". Insomma Beppe ora si sente circondato. Da chi? Non si sa. Ma di sicuro lui da casa controlla tutto. Ogni cosa che facciano o dicano Crimi, Lombardi e i singoli deputati o senatori a Cinque Stelle. (I.S.)
Dai blog
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Killers of the Flower Moon, una storia di petrolio (e di scoperte)
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