
L'ennesimo trombato, Zichichi: "Le utopie muovono il mondo. Crocetta non ci ha nemmeno provato"

L'ex assessore ai Beni culturali commenta la revoca del mandato e intanto la Regione perde il sogno del "modello Sicilia"
L'ennesimo "trombato" da un governo che, secondo alcuni, non è abbastanza al passo con i tempi. A parlare è Antonino Zichichi, assessore Sicilia appena silurato dal governatore Rosario Crocetta, in un'intervista rilasciata al quotidiano Repubblica. Alla sorgente della disputa una serie di incomprensioni e "divergenze culturali profonde" soprattutto per quanto riguarda la questione "raggi cosmici" per cui Crocetta ha accusato Zichichi di negligenza: "Non sono riuscito a spiegargli che se vogliamo fare degli studi meteo-climatici, importanti in Sicilia, dobbiamo capire come si formano le nuvole. Senza raggi cosmici non potrebbero esistere le nuvole. E senza nuvole niente piogge". A peggiorare la situazione sono state una serie di dichiarazioni del professore a favore del nucleare e del radar americano a Niscemi che avrebbero messo in imbarazzo il presidente oltre al presunto sospetto dei conflitti d'interessi con la società del figlio che lavora nel campo dei beni culturali anche in Sicilia. Da qui la decisione di sollevare Zichichi da ogni responsabilità. Un mandato breve, brevissimo, quello del fisico e divulgatore scientifico impegnato nel campo delle particelle elementari. Fatto sta che sia il professore emerito che Battiato, i volti che avrebbero dovuto attuare la tanto farneticata "rivoluzione siciliana", sono stati rispediti velocemente a casa e gli incarichi revocati. "Sapevo che non sarebbe durata a lungo" - Il fisico aveva accettato il mandato come una sfida. Un impegno però, spiega l'ex assessore ai Beni culturali, arduo da portare avanti soprattutto quando si deve lottare con qualcuno che non è realmente pronto al cambiamento: "Le divergenze potevano essere una ricchezza, forse l'unica vera strada di cambiamento. Crocetta ha deciso di non provarci nemmeno. Io, comunque, lascio 12 progetti per valorizzare i tesori siciliani". Argomento della disputa anche il fatto che l'assessore risiede a Ginevra, invece che sul territorio, ma lui smentisce: "Crocetta sapeva dove lavoro. Non c'era nessun problema. La scienza aiuta". Evidente da parte dell'ex assessore una punta di risentimento: "Nella politica, forse, ci vuole un po' più di scienza. Io credo che la scienza sia meritocratica e la politica invece democratica, seppur non in modo assoluto. Metterle insieme è un problema grosso. Però nel mondo, si sta tentando di superare la questione dei non professionisti della politica: ci prova Obama come Putin" come a dire che l'Italia è, ancora una volta, indietro sulla tabella di marcia. L'isola perde definitivamente le due punte di diamante simbolo di quel cambiamento che sarebbe dovuto essere ricordato come il "modello Sicilia". Con un po' di velata amarezza Zichichi conclude: "Le forze della politica sono fenomeni non scientifici e 5 stelle rientra in questi fenomeni. Per uscire dallo stallo ci vorrebbero due Camere siffatte: una a elezione democratica, senza soglia di sbarramento, in cui discutere. E una meritocratrica che porta avanti i progetti, senza bisogno di fiducia" poi forse rendendosi conto dell'idea appena partorita aggiunge sognante: "Un'utopia? Si. Ma sono le utopie a muovere il mondo".
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